Oggi, 2 ottobre 2025, si festeggia la memoria degli Angeli Custodi. Ecco tutto ciò che c’è da sapere in proposito
Il 2 ottobre di ogni anno, ricorre la memoria degli Angeli Custodi, festa istituita da papa Clemente X, nel 1670. La loro esistenza è considerata dogma di fede, e sin dalle Sacre Scritture si parla di queste meravigliose creature di Dio, che da sempre lo servono e sono incaricate di prendersi cura di noi esseri umani.
Degli Angeli Custodi hanno parlato numerosi santi e mistici, come la beata Natuzza Evolo o San Pio da Pietrelcina. E proprio Padre Pio, più volte aveva sottolineato l’importanza di rivolgersi al proprio Angelo Custode:«…abbilo sempre davanti agli occhi della mente, ricordati spesso della presenza di quest’angelo, ringrazialo, pregalo, tienigli sempre buona compagnia. Apriti e confida a lui i tuoi dolori; abbi continuo timore di offendere la purezza del suo sguardo.
Sappilo e fissalo bene nella mente. Egli è così delicato, così sensibile, A lui rivolgiti nelle ore di suprema angoscia e ne esperimenterai i suoi benefici effetti. Non dire mai di essere sola a sostenere la lotta con i nostri nemici; non dir mai di non aver un’anima alla quale puoi aprirti e confidarti. Sarebbe un grave torto che si farebbe a questo messaggero celeste».
Angeli Custodi, quali sono i loro compiti e cosa fanno
Questi esseri speciali hanno una profonda intelligenza, sono spiriti di immensa purezza e San Tommaso d’Aquino aveva svelato nella Summa Theologica, che essi avessero un genio rapido e infallibile, nonché una volontà molto forte, rispetto a quella umana.

L’angelogia, da tempo, è una disciplina che Padri della Chiesa e teologi hanno esplorato, elaborando idee in merito alla loro esistenza, creazione, e molto altro ancora. Nella Bibbia gli angeli sono citati in numerosi avvenimenti, come quando Abramo ne ospitò tre, oppure quando Giacobbe lottò con l’angelo, o ancora un angelo fermò Abramo dal colpire Isacco.
Gli angeli sono presenti anche nel Vangelo, quando servirono Gesù dopo i quaranta giorni di digiuno nel deserto, oppure quando, al sepolcro di Gesù, annunciarono che era risorto. Si potrebbe continuare all’infinito, perché gli episodi in cui sono citati sono molti, e tutti importanti.
La tradizione cristiana narra che gli Angeli siano suddivisi in nove cori e tre gerarchie. La prima gerarchia è molto vicina a Dio ed è composta da Serafini, Cherubini e Troni, mentre la seconda è formata da Dominazioni, Virtù e Potestà. La terza, da Principati, Arcangeli, Angeli.
Come si racconta nei vari testi sacri, anche Lucifero era un angelo, ma si ribellò a causa di orgoglio e superbia, poiché voleva prendere il posto di Dio. San Michele Arcangelo, a capo delle milizie celesti, lo sconfisse e da quel momento in poi, Lucifero finì all’inferno.
Invocare gli Angeli e sentirli al nostro fianco
Tornando al ruolo degli Angeli, nella Bibbia si intuisce più volte che essi stanno alla presenza di Dio e possono vederlo. Spesso, presi dalle nostre paure quotidiane, ci lasciamo andare e non invochiamo questi esseri speciali, che sono mandati da Dio, al nostro fianco, per proteggerci.
Ognuno di noi ha un angelo vicino, dalla nascita fino all’ultimo giorno di vita, per guidarci al bene. Invochiamo gli Angeli affinché ci diano coraggio, soprattutto nei momenti bui, e non dimentichiamolo mai: loro sono sempre con noi.