Papa Leone XIV ha esortato i cattolici a dire il Rosario tutti i giorni in questo mese di ottobre. Ecco alcune idee per pregare insieme ai vostri bimbi.
Il Rosario è uno strumento preziosissimo di connessione con Dio, ed è un modo per dialogare con Lui. Gesù stesso nel Vangelo di Matteo, insegnando la preghiera del Padre Nostro, aveva detto: «Quando pregate, non siate come gli ipocriti; poiché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe e agli angoli delle piazze per essere visti dagli uomini. Io vi dico, in verità, che questo è il premio che ne hanno.
Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa.
Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole. Non fate dunque come loro, poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: “Padre nostro…“».
Quando si tratta di pregare con i più piccoli, ci sono delle idee creative per far scoprire loro la bellezza di questa preghiera e il suo immenso valore.
Come pregare con i più piccoli il Rosario, spiegando loro anche la sua profonda importanza
Per coinvolgere i bambini nella preghiera del Rosario, è bene procurarsi dei rosari morbidi (ad esempio in silicone), se sono molto piccoli, mentre per i bimbi più grandi, si può realizzare insieme un rosario con delle perline colorate.

Coinvolgerli, infatti, in un’attività pratica può aiutarli a comprendere il senso di ogni preghiera. Lo scopo è quello di farli familiarizzare con questo importante strumento di connessione con Nostro Signore. Di solito, pregare il Rosario richiede 20 minuti, e per i bimbi può essere una lunga durata.
Gli esperti consigliano di abituarli in modo graduale, magari con una preghiera come l’Ave Maria, e poi aggiungere il Padre Nostro, il Gloria ecc. Esistono libri per bambini in cui imparare a dire le preghiere seguendo un determinato ordine.
È inoltre bene recitare i misteri del Santo Rosario un po’ alla volta, magari con un solo mistero alla settimana. Su ogni mistero che imparano, è interessante farli meditare, in modo che imparino a concentrarsi su di esso e sul suo senso profondo. Dopo aver pregato, se ne può parlare insieme, chiedendo cosa li ha colpiti di più, su cosa hanno riflettuto.
I bambini, si sa, tendono a distrarsi e a non ricordare subito ogni cosa. Non si cerca la perfezione, ma la cosa che conta è l’intenzione con cui la si recita. Maria ascolta tutte le preghiere, ciò che importa è che siano sincere e dette col cuore.
Il Rosario può diventare parte di una vera e propria routine quotidiana. Ad esempio di mattina, oppure la sera prima di andare a letto. Se si dà continuità a questa pratica, si porranno i mattoni per costruire una pratica di fede molto valida.