Medjugorje

A Medjugorje trovi quella pace che non c’è altrove. Un sacerdote ci spiega il perchè

Tante sono le testimonianze che provengono da Medjugorje di persone che, lì, trovano la vera fede, quello che cercavano da tempo e che, altrove, non avevano mai trovato.

Un sacerdote ha spiegato come, da tutta Europa, i fedeli che arrivano riescono a conoscere veramente quella pace nell’animo e nel cuore che, anche nelle loro parrocchie, non riescono a trovare.

Com’è possibile tutto questo? Cosa c’è a Medjugorje che, in altre parti del mondo, non c’è? Ascoltiamo le sue parole.

Medjugorje, luogo di pace e spiritualità

Guardare a Medjugorje come un luogo di pace e di speranza non è solo una frase fatta, ma anche il frutto di tantissime testimonianze e conversioni che si possono leggere e trovare. Conoscere l’abbraccio di Maria, la pace della sua presenza e del suo sguardo che, molte volte, nella caoticità delle nostre città e della nostra vita frenetica, non è possibile trovare.

A spiegarci il motivo è un sacerdote, don Mladen Parlov, in un’intervista: È bello venire a Medjugorje, non credo che ci siano molti posti al mondo che illustrano così vividamente cosa sia la Chiesa cattolica nella diversità dei popoli che provengono da tutto il mondo, e questa diversità è praticamente unità”.

A Medjugorje, infatti, la celebrazione della Santa Messa in diverse lingue, permette l’avvicinarsi anche di persone che provengono da diversi paesi, tutte allo stesso altare, alla stessa mensa della Parola: quella di Gesù, sotto l’abbraccio e la presenza di Maria. Don Mladen, in occasione del 28° incontro del Rinnovamento Spirituale Internazionale per i Sacerdoti, dove è stato relatore, ha raccontato anche della sua vita.

Una vita impegnativa, ma allo stesso tempo molto bella, con tanta gioia, per questo ancora oggi mi piace tornare nella mia città natale, Ričice, che mi ispira” – racconta. Una vocazione sentita sin da bambino, anche se il suo ingresso in seminario è avvenuto in una maniera alquanto particolare. È stato grazie a sua madre, a quei digiuni che la donna faceva e che offriva a Dio perché, per suo figlio, si compisse ciò che davvero Dio voleva da lui: “Entrando in seminario, ho ritrovato la parte della mia anima che mi mancava” – ha raccontato.

La sua vocazione è diventata sempre più forte fino alla sua ordinazione e, anche, all’onore di aver celebrato una Messa con Papa Giovanni Paolo II, celebrazione alla quale hanno assistito anche i suoi genitori, profondamente toccati quanto dal loro figlio, quanto anche dalla presenza di un Papa, diventato poi Santo.

Don Mladen: “A Medjugorje, ogni sacerdote è mio fratello”

Ma è Medjugorje che ha notevolmente segnato la vita ministeriale e non solo di Don Mladen: “Raramente si può sperimentare il mistero della Chiesa, la Chiesa cattolica, come a Medjugorje. Una moltitudine di persone, così diverse, qui ci sono sacerdoti provenienti da 37-38 paesi, e uno solo. Ognuno è mio fratello. Non lo conosco, ma è mio fratello […] Medjugorje è un dono di Dio alla Chiesa cattolica […] Penso che col passare del tempo, il messaggio di Medjugorje diventerà sempre più importante. E questo è pace, riconciliazione, fratellanza tra i popoli” – afferma con convinzione.

A Medjugorje, trovi la pace che cerchi – www.medjugorje.it

A chi gli domanda che cosa ci sia di speciale a Medjugorje, lui risponde citando le parole di Monsignor Cavalli: “Niente. La gente prega, celebra la Santa Messa, si inchina davanti al Santissimo Sacramento, cosa che si fa in numerose parrocchie, con la differenza che a Medjugorje si fa sul serio, molto sul serio”.

Ed aggiunge infine: “[…] Ciò che non possono ottenere nelle loro città, nelle loro parrocchie, nei paesi dell’Europa occidentale, lo ottengono a Medjugorje. Ottengono l’abbraccio di Dio. Ottengono il conforto di Dio. Ciò che mi rallegra qui, ciò di cui sono molto felice, qui non è una spiritualità istantanea”.

 

Fonte: Radio Postaja Mir Medjugorje

Published by
Rosalia Gigliano