Acqua benedetta, perché la usiamo quando entriamo in chiesa: il significato profondo

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È un gesto che siamo soliti compiere ogni volta che entriamo in chiesa, ma qual è il suo significato profondo? Ecco che cosa simboleggia

Sin da piccoli apprendiamo insegnamenti in merito al catechismo della chiesa cattolica, che crescendo approfondiamo meglio. Ci sono gesti che, entrando in chiesa, siamo soliti compiere in maniera quasi automatica, e questo, nel tempo, può farci perdere il senso profondo di quello che stiamo facendo.

Uno dei gesti che si fanno più di frequente all’ingresso di una chiesa è avvicinarsi all’acquasantiera, immergere la punta delle dita nell’acqua benedetta e poi fare il segno della croce. È un’azione che ci connette al Signore, e che è nota come “sacramentale“.

Ma che cos’è, esattamente, un sacramentale? Il gesto di bagnare le dita nell’acqua benedetta fa parte di segni sacri non istituiti direttamente da Gesù, ma dalla Chiesa stessa. Non sono sacramenti ma sacramentali, per l’appunto, perché ci preparano a ricevere la grazia e sono in grado di santificare, in diverse circostanze della nostra esistenza.

Secondo l’articolo 1668 del Catechismo della Chiesa Cattolica,  i sacramentali sono «istituiti dalla Chiesa per la santificazione di alcuni ministeri ecclesiastici, di alcuni stati di vita, di circostanze molto varie della vita cristiana, così come dell’uso di cose utili all’uomo. Secondo le decisioni pastorali dei Vescovi, possono anche rispondere ai bisogni, alla cultura e alla storia propri del popolo cristiano di una regione o di un’epoca.

Comportano sempre una preghiera, spesso accompagnata da un determinato segno, come l’imposizione della mano, il segno della croce, l’aspersione con l’acqua benedetta (che richiama il Battesimo)».

Acqua benedetta, perché la usiamo e che cosa rappresenta

Il gesto di fare il segno della Croce con l’acqua benedetta, soprattutto se fatto scientemente e con disposizione di cuore entrando in chiesa, è in grado di donare tanta pace interiore e farci sentire accolti e avvolti dalla presenza di Nostro Signore.

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Ed è ancor più meraviglioso, se seguito da una preghiera. Con il gesto di immergere le dita nell’acqua benedetta, ricordiamo uno dei primi sacramenti che ci legano profondamente a Dio, ossia il Battesimo. L’acqua battesimale ci ha accolti nella comunità cristiana e ogni volta che facciamo il nostro ingresso in Chiesa compiendo il suddetto gesto, è come un rinnovare la propria appartenenza a Dio, e la scelta di vita che abbiamo fatto.

Peraltro, l’acqua benedetta è anche simbolo di purificazione spirituale. Oltre che quando entriamo in chiesa, essa può essere tenuta anche in casa, per sentire Gesù più vicino e anche come protezione dal male.

Una cosa è importante sapere: l’acqua benedetta non può essere usata come un portafortuna e né il suo uso deve sfociare in alcun modo in gesti di superstizione, quali allontanare il malocchio, fare riti occulti o pensare che possa essere usata come una sorta di elemento magico o altri usi impropri che ledono il suo senso profondo.

Tornando all’uso dell’acqua benedetta in chiesa, fare il segno della croce con essa è motivo di riflessione e la prossima volta, entrando, mentre compi questo gesto, affidati totalmente a Dio, pregando con devozione profonda e rinnovando la tua fede.