Papa Paolo III, colui che convocò il Concilio di Trento - medjugorje.it
Fu colui che convocò l’importante Concilio di Trento: era papa Paolo III, al secolo Alessandro Farnese, che fece questa e altre grandi opere.
Tra i vari concili avvenuti nella storia della Chiesa il Concilio di Trento è molto conosciuto per la grande rilevanza che ebbe in un periodo storico particolarmente difficile. Imperversava la Riforma protestante e si rendeva urgente la necessità di mettere freno all’eresia dilagante e porre in modo chiaro i termini di vari punti della retta dottrina.
Ad avere questa intuizione fu papa Paolo III, conosciuto anche con il suo nome secolare, Alessandro Farnese. Chi era precisamente quest’uomo diventato pontefice in un secolo come il XVI, ricco di contrasti e cambiamenti?
Alessandro Farnese era nato a Canino nel 1468, in quella Maremma laziale che oggi è la provincia di Viterbo. Era figlio di Pier Luigi I Farnese, ricco nobile e signore di vari territori. La madre, Giovannella Caetani, era discendente della famiglia da cui proveniva anche papa Gelasio II e papa Bonifacio VIII.
Nacque, dunque, in questo contesto dell’alta nobiltà come terzogenito e primo figlio maschio di una famiglia di cinque figli. La sua formazione fu umanistica e studiò a Roma. Ebbe come precettori personaggi di spicco della cultura dell’epoca come l’umanista Pomponio Leto e lo scienziato Alberto Piglio.
La sua gioventù fu alquanto turbolenta. Fu invischiato in vicende che gli costarono il carcere e la famiglia lo allontanò dalla città eterna mandandolo a Firenze alla corte di Lorenzo de’ Medici. Alla corte medicea ebbe modo di conoscere e frequentare personaggi che sarebbero diventati futuri papi, re, duchi, cardinali, artisti, letterati e poeti.
Quando fece ritorno a Roma si mise al servizio di papa Innocenzo VIII come pronotario apostolico. IL pontefice successivo lo creò cardinale con il titolo dei Santi Cosma e Damiano. Divenne legato pontificio di Viterbo e trascorse diversi anni tra la corte papale e i territori che possedeva la famiglia.
Nel 1519 era stato ordinato sacerdote, poi era diventato vescovo di Parma poco tempo dopo e aveva preso parte al Concilio Lateranense V tra i rappresentanti del papa. Con il passare degli anni cresceva la sua influenza nell’ambiente eil 13 ottobre 1534 fu eletto papa. Prese il nome di Paolo III.
Si trpvò a lottare contro la propagazione del protestantesimo. Fu lui a scomunicare il re d’Inghilterra, Enrico VIII nel 1538. Considerata la crescente diffusione delle idee protestanti, prima emanò una costituzione apostolica, la Licet ab initio, poi istituì l’Inquisizione romana con lo scopo di difendere la purezza della fede cattolica e combattere l’eresia.
Le tensioni tra cattolici e protestanti imperversavano in tutta Europa quando pensò di introdurre altre misure e modalità per far fronte alla situazione. Prima allargò il collegio cardinalizio con figure favorevoli ad una riforma cattolica, poi nel 1542 convocò il Concilio di Trento che fu aperto solennemente il il 13 dicembre 1545.
Dibatterono prima su questioni di carattere procedurale, poi su temi di carattere teologico. Furono ribaditi i principi cattolici dei sette sacramenti, il ruolo della fede e delle opere nella salvezza e l’autorità del Papa. Le decisioni che furono prese al Concilio di Trento si rivelarono fondamentali per la Controriforma e portarono di fatto ad una radicale separazione tra cattolicesimo e protestantesimo.
Più in dettaglio venne ribadito che la salvezza si ottiene tramite la fede e le buone opere, che i sette sacramenti trasmettono la grazia divina, confermata la dottrina della transustanziazione, ovvero la presenza reale di Cristo nell’Eucarestia, e si affermò che solo la Chiesa cattolica può fornire un’interpretazione corretta della Bibbia.