Angeli custodi, luce nel buio delle difficoltà: come chiamarli se hai bisogno di aiuto

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Gli Angeli custodi sono delle meravigliose creature di Dio: come chiedere loro aiuto, in situazioni di difficoltà. 

Nostro Signore ha creato questo mondo visibile in cui viviamo, e in cui ogni giorno accadono cose, si incontrano persone, si consolidano tante relazioni, e in cui c’è sempre la sua impronta divina. Dio è immenso, onnipotente, onnisciente ed è bello poterlo scoprire nelle piccole cose quotidiane, e sentire che c’è, qualsiasi cosa accada.

Lo preghiamo spesso, chiediamo il suo aiuto anche più volte al giorno. A volte, ci dimentichiamo che ha creato anche degli Esseri stupendi, e li ha posti al nostro fianco. Queste creature sono gli Angeli Custodi, e se li invochiamo, corrono in nostro aiuto, in ogni momento, soprattutto in quelli di difficoltà.

Molti si chiedono come andrebbero chiamati gli Angeli. In realtà questi esseri sono sempre con noi, ma dobbiamo rivolgerci a loro. Ci sono vari mezzi per farlo, e in questo la nostra fede sincera ha un ruolo cruciale. Non dobbiamo mai dimenticarci questo dettaglio: la fede, il credere, sono tutto. Non vedendo fisicamente, siamo tentati dal dire «sono tutte sciocchezze», «non è vero», e molto altro ancora.

E invece, questi esseri meravigliosi ci sono e affidarsi a loro è importante, soprattutto quando si brancola nel buio.

Angeli custodi: come e perché chiamarli, secondo santi e mistici

Può accadere di vivere momenti difficili, non solo da un punto di vista fisico, ma anche psicologico, o di avere piccoli problemi quotidiani, di vario genere.

Angeli custodi, come chiamarli
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Pregare gli Angeli e confidare in loro è importante. Con essi, non ci si sentirà mai soli. Il solo pensare alla loro presenza, riempie il cuore di nuova luce. Possiamo connetterci agli Angeli nella preghiera, con animo aperto e disposto a credere. Basta dire quella meravigliosa prece che tutti conosciamo:«Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi, governa me, che ti fui affidato/a alla pietà celeste, amen».

Ci si può sentire vicini ai nostri Angeli anche nella meditazione, pensando a loro e conversando mentalmente con questi esseri preziosi. Padre Pio aveva un grande affetto per gli Angeli Custodi ed era solito raccomandare di affidarsi a loro. «L’Angelo custode è il tuo protettore e consolatore», diceva, «Rivolgiti a lui nelle difficoltà e vedrai che intercederà per te davanti a Dio».

Essi sono in grado di supportarci quando siamo oppressi dalle tentazioni o dalle sofferenze, e Padre Pio esortava a ringraziarli e pregarli. «Non trascurate di ringraziare il vostro Angelo Custode e di chiedergli aiuto. Egli è sempre pronto a sollevarvi dalle fatiche e proteggervi dai pericoli». 

Santi e mistici hanno avuto visioni di Angeli e la mistica calabrese Natuzza Evolo era una di questi. Lei aveva descritto l’Angelo così:«L’angelo custode ha un corpo umano, fulgido e bellissimo, provvisto di ali e capelli biondi lunghi ed inanellati, poiché Dio gli concede d’assumere questo aspetto per essere riconoscibile agli umani.

L’angelo ha un vestito aureo o azzurro e bianco. Ha il compito di seguirci per tutta la vita ed aiutarci a vincere le tentazioni per accompagnarci in Paradiso o lasciarci ed essere affidato ad altri in caso di dannazione». 

Che gli Angeli esistano è un dogma della Chiesa, e affidarci a loro è un’esperienza bellissima. Molto interessante anche un aneddoto che riguarda Santa Rita e gli Angeli. Nella Biografia della santa, si legge che nei documenti del processo, dopo il suo decesso, «in occasione del processo di beatificazione, alcuni testimoni raccontarono che l’angelo del Signore veniva spesso a visitare la santa, quando si trovava immersa nella preghiera. Si narra che il messaggero del cielo entrasse da una piccola finestrella per poi trascorrere molte ore in compagnia della donna, confrontandola e sostenendola». 

Ma non è tutto, perché nei documenti del processo è scritto anche che provarono più volte a chiudere la finestrella, ma non vi riuscirono. Ogni mattina la ritrovavano aperta «così lasciata da un Angelo che durante la notte entrava nella cella di Rita e depositava un giglio sul suo inginocchiatoio».

Se ti senti solo/a, se desideri un po’ di luce nel buio del cuore, ti basterà pregare il tuo Angelo affinché ti consoli, e più pregherai con fede, più lo sentirai al tuo fianco. Una preghiera, un pensiero, e l’Angelo ti proteggerà.