Aridità spirituale, come combatterla-medjugorje.it
Ci sono momenti della nostra vita in cui sembra che la nostra fede svanisca. Eppure, nulla è perduto: ritrovarla è possibile. Ecco come fare
«Io sono la Via, la Verità, la Vita». Quante volte, andando a Messa o leggendo il Vangelo, abbiamo ascoltato o letto queste parole di Gesù. Parole chiare, che non lasciano spazio a fraintendimenti. È Lui il tramite con cui possiamo arrivare al Padre. Lui e solo e soltanto Lui.
Eppure, nel mezzo del cammin di nostra vita, come direbbe Dante, c’è un sentiero da attraversare, e la via per raggiungere il Paradiso non è delle più semplici. Ma non è per nulla impossibile. Nostro Signore conosce i nostri cuori, le nostre miserie, e sa che non è facile confrontarci quotidianamente con esse.
Lui ci conosce molto più di quanto ci conosciamo noi. Eppure, non sempre ce lo ricordiamo. La vita ci pone di fronte a situazioni che a volte sembrano essere più grandi noi. Ed è lì che la nostra fede dovrebbe venir fuori in tutta la sua potenza. È nei momenti bui, soprattutto, che dovremmo credere in Lui. Ricordando che Dio è accanto a noi, qualunque cosa accada.
E invece, ci sono quei periodi in cui il buio favorisce quella che in molti chiamano, aridità spirituale. Si tratta di quei momenti in cui il nostro animo si riempie di dubbi, in cui tutto è messo in discussione. Sembra che Dio sia lontano da noi, non riusciamo a pregare, non riusciamo a sentirlo. È come se quella scintilla meravigliosa che prima era in noi, quel fuoco d’amore nei confronti del Signore, sia ridotto in cenere.
Aridità e indifferenza prendono il posto della fiamma che ci spingeva a pregare, ad amare, a esserci per noi stessi e per gli altri, a sentire Dio nel nostro cuore.
Ricordate quel brano del Vangelo di Marco (Mc4, 35-41) in cui Gesù disse ai discepoli di passare all’altra riva?
Durante la traversata con la barca, vi fu una tempesta e vento e onde imperversavano. Gesù dormiva. I discepoli, spaventati, lo destarono e gli dissero: «Maestro, non ti importa che siamo perduti?». Gesù disse al mare:«Taci, calmati!». E il vento si calmò. Rivolgendosi ai discepoli, Nostro Signore pronunciò queste parole: «Perché avete paura, non avete ancora fede?».
Potremmo paragonare il periodo di aridità spirituale a una tempesta, durante una traversata in barca. Il nostro animo è in tumulto, pieno di dubbi, confuso, spaventato, paralizzato. Non si prega, non ci si muove in nessun senso. Ci si fa prendere dalla paura.
Eppure, anche lì dove il cuore sembra ormai arido, può riaccendersi la fiamma delle fede. Quella meravigliosa fiamma che ci fa sentire Gesù vicino a noi, che ci porta a pregarlo e a credere in Lui, anche quando tutto potrebbe sembrare perduto.
Quando l’aridità sembra prendere il sopravvento nel tuo animo, non alimentare questa sensazione. Prega il Santo Rosario, anche solo un mistero ogni giorno. Prenditi un momento tutto per te, per riflettere, per stare con te stesso, e chiedi allo Spirito Santo di far luce nella tua mente e nel tuo cuore.
Non pensare di essere solo, perché sono momenti che in tanti attraversiamo. Dubbi, paure, sono sentimenti umani. Non isolarti, ma parlane con un sacerdote, oppure con qualcuno che sia esperto di fede. Parlando, si arriva sempre a una soluzione.
I periodi di aridità spirituale possono essere visti da ben altra prospettiva. Possono essere ponte verso una crescita della fede. Può essere un momento da cui puoi trarre insegnamento e portar frutto. Quando ti senti giù, quando ti sembra di aver smarrito la via, ricordati che Nostro Signore è lì con te.
Lasciati guidare da Gesù, non mollare la presa. Immagina di tenergli forte la mano. Lui non la lascerà, se tu non la lascerai. E quando chiedi a Dio di accrescere la tua fede, ricorda ciò che disse Nostro Signore ai suoi discepoli:«Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».
E così, tu continua a credere, non arrenderti mai. Fidati di Lui, e non temere. L’amore di Dio ti avvolgerà e ti renderà più forte.