Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati: due santi, un’unica data storica

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Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati saranno canonizzati insieme il 7 settembre 2025, in una celebrazione che si preannuncia storica per la Chiesa e per milioni di fedeli italiani. Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati saranno canonizzati insieme il 7 settembre 2025, in una celebrazione che si preannuncia storica per la Chiesa e per milioni di fedeli italiani.
7 settembre, Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati saranno canonizzati in Piazza San Pietro
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Due giovani, due vite brevi ma intense, due modelli di santità per il nostro tempo. Carlo e Pier Giorgio, una vita vissuta per Cristo.

Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati saranno canonizzati insieme il 7 settembre 2025, in una celebrazione che si preannuncia storica per la Chiesa e per milioni di fedeli italiani. L’annuncio è stato dato da Papa Leone XIV nel suo primo Concistoro, tenutosi il 13 giugno nel Palazzo Apostolico, durante il quale sono state votate otto cause di canonizzazione. Il rito solenne si svolgerà, con ogni probabilità, in piazza San Pietro, anche se il luogo non è stato ancora ufficialmente confermato.

Carlo e Pier Giorgio

Questa canonizzazione congiunta rappresenta molto più di una coincidenza di calendario: unisce spiritualmente due figure giovanili che hanno saputo vivere la fede con radicalità, passione e testimonianza concreta, pur in epoche molto diverse. Carlo Acutis, morto nel 2006 a soli 15 anni per una leucemia fulminante, è già venerato in tutto il mondo come un modello di santità giovanile, specialmente per il suo impegno nell’evangelizzazione attraverso i mezzi digitali. Da molti è considerato il futuro patrono di Internet, per il suo lavoro di documentazione sui miracoli eucaristici, unito a una fede profonda nell’Eucaristia e a un grande amore per la Madonna.

Pier Giorgio Frassati, invece, morì nel 1925 a 24 anni a causa di una poliomielite fulminante. Studente universitario, alpinista, militante nell’Azione Cattolica e nella Fuci, impegnato nel sociale e nella politica tra le fila del Partito Popolare, visse la sua fede con una forte dimensione pubblica e solidale. Frassati amava dire che “la fede va vissuta”, e lo faceva visitando malati, aiutando famiglie bisognose, distribuendo la Comunione e difendendo la dignità umana anche nei luoghi di lavoro.

Inizialmente, le canonizzazioni dei due beati erano previste in due date distinte: quella di Acutis doveva svolgersi il 27 aprile durante il Giubileo degli adolescenti, mentre quella di Frassati era fissata per il 3 agosto, a Tor Vergata, nell’ambito del Giubileo dei giovani. Tuttavia, il decesso di papa Francesco ha comportato una riorganizzazione del calendario liturgico e cerimoniale. Il nuovo pontefice, Leone XIV, ha scelto di unificare le canonizzazioni, spostando entrambe alla prima domenica di settembre. Una decisione che unisce idealmente due percorsi di santità giovanile, ma anche che risponde a esigenze logistiche e pastorali: piazza San Pietro offre una cornice più solenne e accessibile, e la data di settembre evita i disagi climatici dell’estate romana.

Frassati amava dire che "la fede va vissuta", e lo faceva visitando malati, aiutando famiglie bisognose, distribuendo la Comunione e difendendo la dignità umana anche nei luoghi di lavoro
Pier Giorgio Frassati

Un anno ricco di nuovi santi

Nel corso dello stesso Concistoro, è stata annunciata anche la canonizzazione di altri sette beati, che saranno proclamati santi il 19 ottobre, nella Giornata Missionaria Mondiale. Tra loro spiccano Bartolo Longo, fondatore del Santuario di Pompei e apostolo del Rosario; Vincenza Maria Poloni, dedita agli anziani e ai malati; e Maria Troncatti, missionaria in Ecuador tra le popolazioni indigene. Saranno canonizzati anche il martire armeno Ignazio Choukrallah Maloyan, il catechista papuano Peter To Rot, la religiosa venezuelana Maria del Monte Carmelo Rendiles Martínez e Gregorio Hernández Cisneros, medico venezuelano noto come “il medico dei poveri”.

Ma il cuore dell’attenzione del popolo di Dio sarà certamente rivolto al 7 settembre, quando due giovani italiani, così diversi eppure così simili nella dedizione a Cristo e ai fratelli, saranno proclamati santi insieme. Carlo e Pier Giorgio rappresentano due modelli attuali e concreti di santità per le nuove generazioni: uno immerso nel mondo digitale e nell’adorazione eucaristica, l’altro radicato nella carità sociale e nell’impegno civile. Entrambi, con la loro vita, ricordano che la santità è possibile, concreta, gioiosa e giovane.