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Charlie Kirk: gli insegnamenti che lascia in eredità a tutti i cristiani

Charlie Kirk ha lasciato preziosi insegnamenti oltre al suo esempio concreto di uomo di fede. Tutti i cristiani possono trarne ispirazione. 

In questi giorni sono tante le notizie che si accavallano e i modi di descrivere Charlie Kirk. Alla commozione generale e al dolore per l’uccisione di un giovane padre di famiglia, si sono aggiunte critiche, talvolta feroci, e anche molte falsità.

Al netto della verità su questo influencer, che prima di tutto voleva essere ricordato per il coraggio della sua fede cristiana, come lui stesso aveva avuto modo di specificare, si possono riscontrare numerosi elementi da cui trarre ispirazione per la vita di un credente in Cristo. 

Gli insegnamenti di Charlie Kirk: una preziosa eredità da cui lasciarsi ispirare

Charlie Kirk era di fede evangelica, ma fonti certe, come la sua amica e nota attivista prolife Candace Owens, affermano che aveva intrapreso un percorso per diventare cattolico. La moglie Erika è cattolica, così come la madre e la nonna di Charlie e lui ha dichiarato più volte di avere molta ammirazione per i cattolici.

Avrebbe dovuto fare a breve un incontro pubblico con il vescovo cattolico Robert Barron, con cui era in amicizia, il quale ha ricordato come insieme parlassero non di politica, ma di questioni teologiche. Le sue recenti affermazioni, solo un mese prima della morte, sulla Beata Vergine Maria come modello da porre per contrastare il femminismo tossico che impera nella società, come donna da venerare, esortando gli evangelici a farlo, sono esplicative del suo percorso.

Charlie Kirk e la sua fede in Cristo – medjugorje.it

La sua fede in Cristo era granitica, e al di là di quali fossero le sue posizioni politiche o il suo pensiero su alcuni temi in materia di bioetica, la sua visione della vita era autenticamente cristiana. La moglie, durante la commemorazione funebre ha rivelato che il suo versetto preferito della Bibbia, quello che ripeteva spesso in preghiera al Signore era Isaia 6,8: “Eccomi, Signore. Manda me“.

Voleva fare la volontà di Dio e porsi al suo servizio. Essere strumento nelle sue mani per portare la sua Parola e agire per il bene. Sempre la moglie ha raccontato che ogni giorno Charlie entrava in ufficio, scorreva la sua lista dei contatti e inviava i versetti della Bibbia del giorno.

I suoi consigli per una vita piena, in Cristo

Da Charlie Kirk possiamo apprendere la volontà di mettere Dio al centro della vita, di dargli il primo posto, sempre. Non privatizzava la fede, non se ne vergognava neanche se lo attaccavano. Non cercava facili consensi e l’approvazione del mondo. Quindi non relegava la fede in un ambito strettamente privato, come qualcosa a cui attingere per star bene.

Charlie sapeva che un cristiano è chiamato ad essere testimone. E lui lo è stato fino in fondo. La testimonianza con le parole e con le azioni, in ogni ambito. La fede gli dava la certezza di essere amato immensamente da un Dio che è morto in croce per noi, e questa certezza genera una gioia che non si può non cercare di trasmettere agli altri.

Charlie Kirk e i suoi valori a cui ispirarsi – medjugorje.it

La missione era conseguente, ed è un esempio che ci lascia in eredità: parlare apertamente di Gesù, farlo conoscere agli altri, ai tanti, tantissimi che oggi non lo conoscono o ne hanno un’idea distorta. Proponeva i valori cristiani come elementi alla base di una vita sociale buona.

Non li imponeva, così come è giusto che sia, ma ne mostrava la bellezza. Parlava di matrimonio e famiglia e lo viveva pienamente avendone costuita una che amava con tutto il cuore. Alla moglie chiedeva ogni giorno: “Come posso servirti meglio, come posso essere un marito migliore?“.

La ricerca e la difesa della verità ad ogni costo

Amava la verità, ovvero Gesù Cristo, che è Via, Verità e Vita e non si stancava di dirlo nei suoi dibattiti in cui con la frase “provatemi che sbaglio” intavolava botta e risposta accesi ma sempre nel rispetto dell’altro e in un’accoglienza che si rivela autentica perché alla luce della verità, non di facili sorrisi di superficie.

Nel contraddittorio dei dialoghi non aveva paura di esplicitare concetti che sapeva non essere apprezzati, anzi avversati, perchè vanno a toccare l’orgoglio umano. Ma era pronto a morire per la verità di Dio, come è stato. E amando Dio non poteva negare o tacere la verità sull’uomo, chi è, da dove viene.

Portava a porsi le domande esistenziali, quelle che aprono la mente ad accogliere la fede donata, ad uscire dalle tenebre dell’Io. Aveva un carattere e delle qualità che lo hanno fatto diventare un leader capace di dar vita in pochi anni ad un movimento gigantesco, The Turning Point USA, ma al di là delle sue caratteristiche personali, ciò a cui tutti possono guardare è il suo coraggio.

E il coraggio, come dice l’etimologia stessa della parola, è l’agire del cuore, un agire animato da un cuore innamorato del Dio trinitario con cui la vita è vissuta in pienezza.

Published by
Romana Cordova