Una statua per Charlie Kirk - www.medjugroje.it (photo: Ave Maria University)
Una scultura diversa dalle altre quella che è stata realizzata in ricordo di Charlie Kirk e delle battaglie che lui stesso ha portato avanti.
L’uccisione dell’attivista cristiano, che ha suscitato scalpore e commozione in tutto il mondo, non ha lasciato nemmeno gli artisti, fra i quali lo scultore americano e cattolico Timothy Schmalz che ha deciso di onorarlo e ricordarlo così.
Un’immagine artistica ma che è intrisa di profondo significato. Scopriamo insieme qual è e di cosa si tratta.
Una vita passata con e per gli attivisti ma ciò che conta è l’aver, comunque, lasciato un segno. Charlie Kirk è morto ucciso lo scorso 10 settembre ad Orem, negli Stati Uniti. La pista più battuta è stata quella dell’odio profondo nei suoi confronti, quanto anche verso tutte le battaglie che stava portando avanti.
Ma, al di là di tutto questo, il segno lo ha lasciato e come, soprattutto nel cuore e nell’animo di coloro che hanno iniziato piano piano a conoscerlo. E fra questi c’è anche lo scultore Timothy Schmalz il quale, già a partire dal giorno dopo la sua morte, ha dato l’avvio a una scultura che nessuno gli aveva commissionato. Un’immagine particolare, del tutto diversa dal solito: Gesù che conforta l’attivista ucciso, con la ferita mortale al collo coperta proprio dalla mano di Cristo.
Lo stesso scultore ha dichiarato di esser rimasto sconvolto dall’uccisione di Kirk e di essere entrato nel suo studio alle 4 del mattino successivo al giorno dell’omicidio e di aver iniziato a scolpire, come fosse stata una vera e propria forma di preghiera. “Mentre scolpivo, in sottofondo c’era una registrazione audio dell’Antico Testamento e contemporaneamente la voce di Charlie discuteva” – ha dichiarato, in un’intervista, lo scultore.
Come una qualsiasi altra opera, anche qui Schmalz è partito da un disegno, quello del volto di Gesù, e tutto questo gli ha portato una grande sofferenza: “Questo è stato l’omicidio di un essere umano. È stato anche un violento attacco alla premessa che possiamo discutere da esseri umani perbene. Quando è stato assassinato, è stato come se anche le nostre libertà fossero state assassinate” – ha raccontato.
Da lì, la scelta di fare qualcosa di bello, di positivo, anche se la situazione attorno era del tutto negativa. “Mentre lavoravo, il volto di Gesù diventava meno arrabbiato e più compassionevole […] La mia speranza con questa scultura è che dia un po’ di dignità alla vita umana di Charlie e a tutti noi” – ha spiegato ancora lo scultore.
Ciò che colpisce è che a breve, quest’opera sarà installata all’interno dell’Ave Maria University. “Ho ammirato la ricerca della verità di Charlie. Impegnarsi in un dialogo pacifico con chi crede in cose contrarie alle nostre è profondamente necessario nel clima attuale. La mia speranza è che i nostri studenti continuino a confrontarsi con la nostra cultura con coraggio, condividendo le verità della nostra fede” – ha spiegato Mark Middendorf, presidente dell’Ave Maria University.