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Che colore ha il silenzio? Perché i monaci hanno scelto questi colori per i loro abiti

Dietro il colore degli abiti dei monaci c’è un significato ben preciso, ma è un dettaglio che sfugge a molti. Scopriamone il simbolismo

Sappiamo che chiunque voglia trovare un po’ di pace e silenzio, visitare un monastero è di certo un’ottima scelta. Si tratta di un luogo in cui si può fare deserto e riflettere, stare con sé stessi e con Dio, raccolti in preghiera, in genere tramite esercizi spirituali. Ogni anno, numerosi pellegrini sono soliti visitare monasteri, ma a molti di loro sfugge un dettaglio che è molto interessante conoscere.

Stiamo parlando del colore degli abiti dei monaci, ognuno dei quali appartiene a un determinato ordine religioso. E dunque in molti si chiedono perché i benedettini sono vestiti di nero, i certosini di bianco, i francescani in marrone.

Dietro c’è molto di più di un semplice colore, ma un vero e proprio simbolismo che si rifà a scelte teologico-spirituali. Il colore del tessuto ha un linguaggio, il cui significato è affascinante.

Monaci, il significato che si cela dietro il colore dei loro abiti

San Benedetto da Norcia fondò l’ordine che ancora oggi è un punto di riferimento in Occidente. La Regola di San Benedetto non impose un colore specifico, nel tempo si optò per il colore nero.

Perché i monaci hanno scelto questi colori per i loro abiti-medjugorje.it

Questo colore, oltre a essere indice di sobrietà, è anche un simbolo di stabilità. In un’epoca in cui si utilizzavano colori sgargianti che rappresentavano potere e identificavano un rango all’interno della società, il nero stava a significare una vera e propria rinuncia alle mondanità, all’apparenza, agli sfarzi. Il nero era simbolo di austerità.

I cistercensi (di cui San Bernardo di Chiaravalle fu un capace propagatore) indossarono un colore differente da quello dei benedettini, ossia il bianco. Esso simboleggiava, invece, purezza a livello monastico, e che ricordava l’essere cristallini di fronte a Nostro Signore.

I francescani, al contrario, optarono inizialmente per un grigio cenerino, e poi, nel tempo, per il marrone. Questo perché stava a rappresentare il fulcro di quanto San Francesco d’Assisi predicava, ossia umiltà, povertà, fraternità. La cosa che accomuna queste tre realtà è senza dubbio il modo di esprimere il silenzio tramite il colore: non c’è bisogno di parole.

È meraviglioso come tramite questi colori si esprimano purezza, umiltà, povertà, rinuncia alle cosiddette cose del mondo. Scegliere la vita monastica, è una scelta radicale, che rappresenta un dedicare la propria esistenza totalmente a Dio. I monaci ci ricordano l’importanza della preghiera, del digiuno e di mantenere una fede viva, che riempie il cuore nel profondo, e i colori degli abiti che indossano, ce lo ricordano continuamente.

Published by
Anna Di Donato