Un uomo, un sacerdote, un padre per molti che è diventato santo nel 2004. Di quasi tutti i Santi si ricorda sempre il giorno della canonizzazione, ma mai quello della beatificazione.
Era il 26 ottobre del 1980 quando Giovanni Paolo II proclamava Beato il sacerdote don Luigi Orione. Una figura cardine per la Chiesa, nonché fondatore ed Apostolo della Carità. Ed è stata proprio la carità la sua compagna di viaggio di una vita intera.
Giovanni Paolo II riconobbe in questo mite e semplice uomo di Dio la virtù che lo stava accompagnando al primo passo verso gli onori degli altari.
Il giorno della sua Beatificazione
Alla maggior parte delle persone, forse, il suo nome non dirà molto eppure lui ha fatto davvero molto per tutti noi. Stiamo parlando di Don Luigi Orione, che la Chiesa ha riconosciuto santo nel 2004, con Papa Giovanni Paolo II. Oggi però, 26 ottobre, ricorre un avvenimento storico, specialmente per l’ordine da lui stesso fondato: la sua beatificazione.
Dei santi, come dicevamo all’inizio, si ricorda su tutti la data della canonizzazione che, per alcuni, diventa anche la data della festa liturgica. Quella della beatificazione un po’ meno. Ma per la “Piccola Opera della Divina Provvidenza”, anche il 26 ottobre è un giorno speciale e particolare da ricordare. Perché proprio il 26 ottobre del 1980, il fondatore e sacerdote saliva il primo scalino per diventare santo, con la sua proclamazione a beato.
Oggi, l’opera voluta da Don Orione è sparsa in tutto il mondo con le congregazioni dei Figli della Divina Provvidenza e con le Piccole Suore Missionarie della Carità. Don Orione aveva un obiettivo specifico: i poveri, gli ultimi e i sofferenti, proprio quelli che la società (quanto quella di allora, quanto quella attuale), allontana e mette ai margini.
Don Luigi Orione: i poveri al centro della sua vita
Per lui no: erano il centro della sua vita e della sua esistenza. La sua vita è stata un inno d’amore e, come lui stesso affermava: “Il mio obiettivo è portare i poveri al Papa e il Papa ai poveri”. La sua beatificazione nel 1980, e la sua canonizzazione nel 2004, tutte e due volute da Giovanni Paolo II. Ma chi era don Orione?

Sacerdote che, pochi anni dopo la sua ordinazione, cominciò a raccogliere attorno a sé, un primo gruppo di preti e chierici che andarono a costituire la “Piccola opera della Divina Provvidenza”. Il suo impegno verso chi aveva bisogno si è fatto sentire subito, già agli inizi del 1900, quando si recò in Sicilia per aiutare gli sfollati del terremoto, come lo fece anche ad Avezzano, nel 1915 per lo stesso motivo.
I poveri sono sempre stati al centro della sua vita. È da dire, anche, che Don Orione svolse anche opera di mediazione per conto di Papa Pio XI con il dittatore fascista Benito Mussolini per la risoluzione della questione romana, fino a giungere ai patti Lateranensi. Dopo la proclamazione a santo, il suo corpo è esposto a Tortona, nel santuario da lui innalzato, il santuario di Nostra Signora della Guardia.
La sua memoria liturgica è il 12 marzo.