Nomi e utilizzo degli oggetti durante la Santa Messa - medjugorje.it
Si vedono ad ogni celebrazione, ma spesso non si conosce il nome e il significato legato all’uso degli oggetti che il sacerdote utilizza durante la Messa: ecco quali sono.
Durante la celebrazione della Santa Messa il sacerdote usa vari oggetti e ognuno ha la sua importanza. Quanti però conoscono davvero i nomi specifici di tali oggetti e ciò che rappresentano in relazione al loro utilizzo? Spesso capita che ci sia molta ignoranza in questo. È bene perciò fare chiarezza e imparare a conoscere esattamente tutti gli elementi, ricchi di valore e significato, che vediamo adoperare nel corso della celebrazione eucaristica.
Sappiamo che la Santa Messa è fondamentale nella vita cristiana, perchè in essa si rinnova il sacrificio di Cristo che attraverso la consacrazione dalle mani del sacerdote si rende realmente vivo e presente in Corpo, Sangue, anima e divinità. Per la celebrazione di questi santi misteri il presbitero usa determinati oggetti e ciascuno di essi ha uno preciso nome e una funzione relativa.
Partiamo dall’elemento principale in cui si svolge la celebrazione eucaristica, ovvero l’altare. È la mensa del Signore, dove l’offerta di Gesù si rende presente sotto la forma del pane e del vino. I gesti del sacerdote ne indicano l’importanza: si inchina ad esso, lo bacia e lo incensa.
Per la celebrazione vengono posti su di esso una croce, delle candele e un libro della messa, il cosiddetto messale. Al momento dell’Offertorio vengono portati all’altare i doni che solitamente si trovano precedentemente su di un tavolo o una mensola ricoperta da una tovaglia.
Questi dove vengono poi trasferiti sull’altare all’inizio della liturgia eucaristica: si tratta del corporale, del calice, e del purificatorio. C’è poi la patena con l’ostia, il calice con il vino e l’acqua, un vassoio e un tovagliolo per la conca, il ciborio.
Il corporale è un telo quadrato di lino bianco che viene steso sull’altare per la preparazione delle offerte. Viene piegato e posto sui calici durante la preparazione delle offerte in sacrestia e durante la purificazione dopo la Comunione. Il calice è il recipiente liturgico in cui viene messo il vino, che si trasforma nel Sangue di Gesù. Generalemnte è fatto di metallo prezioso, composto da un piede, una testa (un nodulo per una presa più facile) e una coppa (la parte superiore). Può essere decorato con varie decorazioni e pietre preziose. Rappresenta il calice di vino, benedetto da Gesù durante l’Ultima Cena, che fu offerto agli apostoli, unendoli così alla comunità eucaristica.
Un altro oggetto fondamentale è la patena, ovvero è una piastra di metallo dorato su cui è posta l’ostia grande con cui il sacerdote celebra la Messa. Esiste poi la pala detta anche palanchino: si tratta di un pezzo di cartone di forma quadrata ricoperto di stoffa bianca, o forse di colori liturgici, che serve a coprire il calice affinché le impurità non cadano nel vino e nel sangue di Cristo.
Tra gli altri elementi c’è il purificatorio, ovvero un panno che serve per la pulizia del calice. Viene portato all’altare insieme al calice, al pallio e al corporale. Con esso, il sacerdote purifica il luogo in cui si è consumato il sangue di Cristo e, dopo la Comunione, purifica la patena (o la pisside, che contiene le ostie consacrate e viene conservata nel tabernacolo) e il calice. Si distingue dal panno per il lavaggio delle mani per il fatto che ha una croce cucita sopra.
Il sacerdote usa anche due piccole coppe o ampolle: una con il vino e l’altra con l’acqua. Queste coppe vengono portate all’altare dai ministranti. Il sacerdote versa il vino e qualche goccia d’acqua nei calici. Gli oggetti non finiscono qui: c’è anche il ciborio, un recipiente liturgico a forma di calice, che serve per conservare le ostie consacrate destinate alla celebrazione dei fedeli, e solitamente viene chiuso con un coperchio e conservato nel tabernacolo.