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Conosci gli oggetti che il sacerdote usa durante la Messa?

Si vedono ad ogni celebrazione, ma spesso non si conosce il nome e il significato legato all’uso degli oggetti che il sacerdote utilizza durante la Messa: ecco quali sono.

Durante la celebrazione della Santa Messa il sacerdote usa vari oggetti e ognuno ha la sua importanza. Quanti però conoscono davvero i nomi specifici di tali oggetti e ciò che rappresentano in relazione al loro utilizzo? Spesso capita che ci sia molta ignoranza in questo. È bene perciò fare chiarezza e imparare a conoscere esattamente tutti gli elementi, ricchi di valore e significato, che vediamo adoperare nel corso della celebrazione eucaristica.

Sappiamo che la Santa Messa è fondamentale nella vita cristiana, perchè in essa si rinnova il sacrificio di Cristo che attraverso la consacrazione dalle mani del sacerdote si rende realmente vivo e presente in Corpo, Sangue, anima e divinità. Per la celebrazione di questi santi misteri il presbitero usa determinati oggetti e ciascuno di essi ha uno preciso nome e una funzione relativa.

Gli oggetti della Messa: nomi e significato di ciò che usa il sacerdote

Partiamo dall’elemento principale in cui si svolge la celebrazione eucaristica, ovvero l’altare. È la mensa del Signore,  dove l’offerta di Gesù si rende presente sotto la forma del pane e del vino. I gesti del sacerdote ne indicano l’importanza: si inchina ad esso, lo bacia e lo incensa. 

Per la celebrazione vengono posti su di esso una croce, delle candele e un libro della messa, il cosiddetto messale. Al momento dell’Offertorio vengono portati all’altare i doni che solitamente si trovano precedentemente su di un tavolo o una mensola ricoperta da una tovaglia.

Questi dove vengono poi trasferiti sull’altare all’inizio della liturgia eucaristica: si tratta del corporale, del calice, e del purificatorio. C’è poi la patena con l’ostia, il calice con il vino e l’acqua, un vassoio e un tovagliolo per la conca, il ciborio.

Quali sono gli oggetti della Messa? – medjugorje.it

Il corporale è un telo quadrato di lino bianco che viene steso sull’altare per la preparazione delle offerte. Viene piegato e posto sui calici durante la preparazione delle offerte in sacrestia e durante la purificazione dopo la Comunione. Il calice è il recipiente liturgico in cui viene messo il vino, che si trasforma nel Sangue di Gesù. Generalemnte è fatto di metallo prezioso, composto da un piede, una testa (un nodulo per una presa più facile) e una coppa (la parte superiore). Può essere decorato con varie decorazioni e pietre preziose.  Rappresenta il calice di vino, benedetto da Gesù durante l’Ultima Cena, che fu offerto agli apostoli, unendoli così alla comunità eucaristica.

Tutti gli elementi presenti nella celebrazione eucaristica

Un altro oggetto fondamentale è la patena, ovvero è una piastra di metallo dorato su cui è posta l’ostia grande con cui il sacerdote celebra la Messa. Esiste poi la pala detta anche palanchino: si tratta di un pezzo di cartone di forma quadrata ricoperto di stoffa bianca, o forse di colori liturgici, che serve a coprire il calice affinché le impurità non cadano nel vino e nel sangue di Cristo.

Tra gli altri elementi c’è il  purificatorio, ovvero un panno che serve per la pulizia del calice. Viene portato all’altare insieme al calice, al pallio e al corporale. Con esso, il sacerdote purifica il luogo in cui si è consumato il sangue di Cristo e, dopo la Comunione, purifica la patena (o la pisside, che contiene le ostie consacrate e viene conservata nel tabernacolo) e il calice. Si distingue dal panno per il lavaggio delle mani per il fatto che ha una croce cucita sopra.

Il sacerdote usa anche due piccole coppe o ampolle: una con il vino e l’altra con l’acqua. Queste coppe vengono portate all’altare dai ministranti. Il sacerdote versa il vino e qualche goccia d’acqua nei calici. Gli oggetti non finiscono qui: c’è anche il ciborio, un recipiente liturgico a forma di calice, che serve per conservare le ostie consacrate destinate alla celebrazione dei fedeli, e solitamente viene chiuso con un coperchio e conservato nel tabernacolo.

Published by
Romana Cordova