Cosa sono i sacramentali? - medjugorje.it
Oltre ai sacramenti esistono i sacramentali: ma qual è la differenza? E cosa sono esattamente, quale funzione svolgono, a cosa servono?
Hanno una definizione ben precisa nel Diritto Canonico e di conseguenza svolgono una funzione ben precisa, con delle caratteristiche peculiari. Si tratta dei sacramentali: il termine ha molto in comune con i sacramenti, ma le ci sono e ben marcate.
Mentre i sette sacramenti (battesimo, cresima, eucaristia, penitenza, ordine, matrimonio, unzione degli infermi) sono segni sensibili ed efficaci della grazia, istituiti da Cristo per la santificazione dei fedeli, i sacramentali sono altra cosa. Vengono chiamati anche “segni sacri” e sono stati istituiti dalla Chiesa per significare e ottenere effetti spirituali distinguendosi dai sacramenti per origine e modalità di azione.
La prima distinzione importante da fare tra sacramenti e sacramentali è che i primi sono istituiti da Cristo stesso e agiscono “ex opere operato”, ovvero in virtù dell’atto compiuto. I secondi, invece, sono istituiti dalla Sede Apostolica e la loro efficacia dipende dalla preghiera e dalla fede di chi li riceve e di chi li impetra. Si dice, quindi, che agiscono “ex opere operantis“, cioè in virtù dell’atto di chi compie l’atto, anzi, “ex opere operantis Ecclesiae“, quindi attraverso la santità e le disposizioni del ministro della Chiesa che agisce.
Riguardo i sacramentali, il Catechismo ci dice che “ per mezzo di essi gli uomini vengono disposti a ricevere l’effetto principale dei sacramenti e vengono santificate le varie circostanze della vita“. Aggiunge anche che “I sacramentali non conferiscono la grazia dello Spirito Santo alla maniera dei sacramenti; però mediante la preghiera della Chiesa preparano a ricevere la grazia e dispongono a cooperare con essa“.
Quali sono, allora, i sacramentali? Ci i sono innanzi tutto le benedizioni (di persone, della mensa, di oggetti, di luoghi). Alcune benedizioni hanno una portata duratura: hanno per effetto di consacrare persone a Dio o di riservare oggetti e luoghi all’uso liturgico.
I sacramentali possono esser considerati distinti in due classi: benedizioni ed esorcismi.
Le benedizioni, che sono una effusione di doni celesti, si distinguono in benedizioni costitutive e invocative.Si tratta sempre di benedizioni date da un sacerdote.
Per benedizioni costitutive si intendono quelle che si applicano agli uomini e anche agli oggetti (ad esempio i calici) allo scopo di consacrarli, e cioè di destinarli esclusivamente al culto di Dio. Poi ci sono le benedizioni invocative vengono che vengono impartite agli uomini per ottenere qualche beneficio divino.
Possono esser date anche agli oggetti affinché il loro uso sia di giovamento alla salute dell’anima e del corpo delle persone.
Ad esempio, la benedizione della mensa è da considerarsi un sacramentale, così come quella dell’acqua o dei rosari, che servono a predisporre nelle migliori condizioni per pregare o altri oggetti di devozione, come crocifissi, medaglie, statue e quadri.
Per quanto riguarda gli esorcismi, consistono nell’imposizione delle mani e nella recita di alcune preghiere allo scopo di espellere il demonio da coloro che ne sono posseduti e devono essere effettuati esclusivamente da sacerdoti che hanno ricevuto ufficialmente questo mandato dal vescovo.
I sacramentali, dunque,preparano a ricevere la grazia, sempre come dono di Dio, ma anche secondo la fede di chi li compie e li riceve. Anche il segno della croce, un gesto fai da te, è considerato un sacramentale: è uno dei sacramentali più comuni. Può ottenere una grande grazia, se fatto con vera fede.