Charles de Foucauld (credit@charlesdefoucauld.it)-medjugorje.it
Dapprima una vita lontana dalla fede, per poi ritrovare Dio e non separsene mai più. La vita di Charles de Foucauld
Ci sono storie che colpiscono, perché mostrano come sia possibile perdere la fede, nella vita, per poi ritrovare Dio e non abbandonarlo mai più. È quello che è accaduto a Charles de Foucauld (Fratel Carlo di Gesù), nato a Strasburgo, in Francia, nel 1858.
Era cresciuto con la sorella dal nonno, per poi intraprendere una carriera in campo militare. Divenuto adolescente, si allontana dalla fede e inizia a seguire una vita fatta di libertinaggio, piaceri facili. Tuttavia, in lui, continuava ad aleggiare una grande volontà, che soprattutto nei momenti più ardui, tendeva a emergere.
Tra il 1883 e il 1884 si reca in Marocco, e lì, attorniato da musulmani che mostravano il loro credo, iniziò a porsi delle domande sulla reale esistenza di Dio. Qualcosa lo scosse fortemente, al punto da chiedere all’Altissimo: «Mio Dio, se esistete, fate che Vi conosca».
Tornò in Francia e al suo fianco c’era la sua famiglia, che seguiva princìpi cristiani. Decise di approfondire quella domanda che si era posto in Marocco, andando a fondo sull’esistenza di Dio. E così, si fece guidare da Don Huvelin.
Durante il percorso, torna alla fede cattolica nel 1886, a 28 anni. Lui stesso disse:«Come credetti che c’era un Dio, compresi che non potevo far altro che vivere per Lui solo». Dopo un pellegrinaggio in Terra Santa scopre la sua vocazione, ossia imitare la vita di Gesù. Vive una vita fatta di preghiera, adorazione, povertà, dalle Clarisse di Nazareth.
Diventa sacerdote a 43 anni, nel 1901 e poi si reca nel deserto del Sahara, pregando e meditando le Sacre Scritture. Disse:«Vorrei essere buono perché si possa dire: Se tale è il servo, come sarà il Maestro?». Aveva desiderio di«gridare il Vangelo con la sua vita». Il 1° dicembre 1916 fu assassinato da alcuni banditi.
Charles de Foucald, canonizzato da Papa Francesco il 15 maggio 2022, ci ha lasciato una meravigliosa preghiera dedicata a Dio Padre, la Preghiera dell’Abbandono.
Padre mio,
mi abbandono a te,
fa’ di me quello che vuoi.
Qualsiasi cosa Tu faccia di me
io ti ringrazio.
Sono pronto a tutto, accetto tutto.
Purché si compia la tua volontà in me,
in tutte le tue creature.
Non desidero altro, mio Dio.
Rimetto la mia anima nelle tue mani,
la do a Te, mio Dio,
con tutto l’amore che ho nel cuore,
perché ti amo,
e perché ho bisogno di amore,
di far dono di me
di rimettermi nelle tue mani senza misura,
con infinita fiducia,
perché Tu sei mio Padre.