Un annuncio che il popolo di Dio e tutti coloro che l’hanno conosciuto, attendevano da tempo e con ansia. È stato l’ultimo dono che Papa Francesco ha fatto ai fedeli di Napoli.
Una settimana prima della sua salita al cielo, il Santo Padre, era il 14 aprile, firmava i decreti di venerabilità di alcuni servi di Dio e, fra questi, c’era anche un sacerdote napoletano che, per decenni, aveva operato in uno dei quartieri più complicati della città di Napoli, nel post dopoguerra fino alla fine degli anni ’80.
Questo sacerdote è don Agostino Cozzolino: da Ercolano a Ponticelli, ora è venerabile. Sono in tanti che continuano a pregare per lui in attesa del miracolo che lo porterà a diventare Beato.
Un sacerdote di Napoli diventa venerabile
Tante sono le figure e le persone che, nel mondo della Chiesa, si sono distinte, che siano essi laici, religiosi, religiose o sacerdoti. In molti hanno anche lasciato il segno nel cuore dei fedeli che hanno avuto modo di conoscerli quando erano ancora in vita ma anche in coloro che hanno imparato a conoscerli e a pregarli anche dopo il loro ingresso in Paradiso.
Lo abbiamo sempre detto: la schiera dei Santi e dei Beati si arricchisce ogni giorno di più ma, prima di diventare tali, ci sono altri due “gradini” da dover attraversare e, uno di questi, è quello della Venerabilità. Lo scorso 14 aprile, pochi giorni prima del suo ritorno alla Casa del Padre, Papa Francesco ha firmato il decreto dove alcuni Servi di Dio sono stati dichiarati proprio Venerabili.
Fra questi c’è un sacerdote nato ad Ercolano, alle pendici del Vesuvio, ma che ha svolto la gran parte del suo ministero a Ponticelli, uno dei quartieri operai più popolosi ma anche più difficili del Comune di Napoli. Si chiamava Agostino Cozzolino e, dal 14 aprile, è Venerabile. La Chiesa di Napoli attendeva da tempo questa notizia e, ora ringrazia Dio per aver ricevuto questo grande dono.
Un sacerdote che ha operato, sì, nel suo territorio, nella sua chiesa (oggi Basilica Minore dedicata alla Madonna della Neve) ma che ha soprattutto lasciato un’impronta forte in tanti che lo hanno conosciuto e, persino, in coloro che lo hanno conosciuto dopo la sua morte (avvenuta il 2 novembre del 1988).

L’ultimo decreto, per lui, firmato da Papa Francesco
“Con immensa gioia desidero annunciare alla comunità diocesana che il 14 aprile 2025, lunedì della Settimana Santa, Papa Francesco, nella persona del Prefetto Card. Marcello Semeraro, ha dichiarato venerabile il Servo di Dio don Agostino Cozzolino, sacerdote del nostro clero diocesano, agli onori degli Altari. Un uomo di Dio e del popolo santo che ha speso tutta la sua vita per sovvenire alle necessità degli ultimi, dei più poveri nella periferia di Napoli” – ha scritto il Cardinale di Napoli, don Mimmo Battaglia.
Era il 30 settembre del 1960 quando don Agostino arriva a Ponticelli e qui vi è rimasto per ventotto anni, sino al giorno della sua morte, senza mai allontanarsi da questo luogo. Divenne una presenza importante nel quartiere che, dalla fine degli anni Sessanta del secolo scorso, si trasformò in un popoloso centro periferico con un contesto sociale eterogeneo e problematico, di degrado e povertà.
Lavorò instancabilmente per il bene delle persone che gli erano state affidate: “Non si è mai fatto giudice di chi ha sbagliato nella vita, ma ha incoraggiato tutti a lavorare per un mondo di giustizia e di uguaglianza” – ha scritto ancora di lui, nel suo messaggio, don Mimmo Battaglia.

Chi era don Agostino Cozzolino
Fu un apprezzato direttore spirituale impegnato nella formazione cristiana dei fedeli che incentivò attraverso la diffusione degli esercizi ignaziani e della devozione al Sacro Cuore. Nel 1987, gli venne diagnosticato un tumore al pancreas. Operato a Brescia, rientrò a Napoli, dove visse la malattia come un’ulteriore occasione di apostolato. Morì il 2 novembre 1988.
Nonostante tutto, però, la malattia non ha mai scalfito la sua fede: è rimasto con Gesù sino alla fine, a lui ha offerto tutte le sue sofferenze, e sino all’ultimo istante della sua vita ha sentito la presenza della sua “Mamma della Neve” al suo fianco.
La dichiarazione di Venerabilità non fa altro che aggiungere un tassello a quella che, in tantissimi, hanno definito “una santità già in vita”. Venerdì 4 luglio, nella Basilica di Capodimonte, sarà proprio il Cardinale Battaglia, insieme al Cardinale Emerito di Napoli, Sepe, a celebrare la Santa Messa di ringraziamento per quest’uomo che, piano piano, si avvia agli onori degli altari.
Una presenza costante, non solo per i fedeli di allora, ma anche per tutti i fedeli di oggi, specialmente per i più giovani che iniziano a conoscerlo in questi anni.