Dilexi Te, Papa Leone mette al centro l’amore per i poveri: cosa dice l’esortazione apostolica

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Dilexi Te, il Papa mette al centro l'amore per i poveri: cosa dice l'esortazione apostolica - Medjugorje.it (Instagram Pontifex)
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Nell’esortazione apostolica Dilexi Te, cominciata da Papa Francesco e completata da Leone XIV, è forte il richiamo all’amore per i poveri. 

Un lavoro che Papa Francesco ha “lasciato in eredità” a Leone XIV, come ha chiarito lo stesso Prevost già all’inizio dell’opera. ‘Dilexi Te’ è l’esortazione apostolica che il nuovo Pontefice ha voluto fare sua, aggiungendo solo qualche riflessione, e proporla all’inizio del suo percorso da vescovo di Roma. La firma di Prevost sull’esortazione apostolica era arrivata lo scorso 4 ottobre, in occasione della solennità di San Francesco: la presentazione è invece avvenuta nella conferenza stampa di ieri, giovedì 9 ottobre, tenuta dai cardinali Konrad Krajewski e Michael Czerny.

Leone XIV ha voluto fortemente che il lavoro portato avanti da Francesco potesse vedere la luce, dato che al centro di ‘Dilexi Te’ c’è l’amore verso i poveri. Bergoglio, come ha spiegato proprio Papa Leone, aveva il desiderio che tutti i cristiani potessero comprendere l’enorme legame tra l’amore di Gesù Cristo e la sua chiamata alla vicinanza verso i poveri.

Quello tra fede e poveri è un vincolo inseparabile: lo si legge chiaramente nel documento di 128 pagine dove emergono alcuni degli aspetti che più stavano a cuore al Papa ‘venuto dalla fine del mondo’. Nell’opera viene evidenziato come l’attenzione della Chiesa verso i poveri ha una storia bimillenaria: la carità ha davvero la forza “per cambiare la realtà“.

‘Dilexi Te’, il messaggio del Papa: i poveri sono la “carne di Cristo”

Il significato stesso di ‘Dilexi Te’, ovvero ‘Io ti ho amato’, è il più chiaro esempio di come per la Chiesa i poveri siano la vera “carne di Cristo. Eppure, nonostante Egli stesso si sia “fatto povero“, troppo spesso le persone che hanno poco o nulla vengono tenute ai margini. “Tante volte mi domando perché, pur essendoci tale chiarezza nelle Sacre Scritture a proposito dei poveri – si legge nell’esortazione apostolica – molti continuano a pensare di poter escludere i poveri dalle loro attenzioni“.

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‘Dilexi Te’, il messaggio del Papa: i poveri sono la “carne di Cristo” – Medjugorje.it (Screen YouTube)

Mancanza di acqua e cibo, malnutrizione, famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese, ma anche le donne vittime di “maltrattamenti, esclusioni e violenza“, fino ad arrivare a coloro che non possono studiare. In ‘Dilexi Te’ sono forti e chiari i riferimenti ai migranti, descritti come “presenza viva del Signore“, così come ai malati e ai prigionieri.

Nell’esortazione apostolica che Papa Leone ha ereditato da Francesco ci si rivolge direttamente a chi ha in mano le sorti del mondo: i potenti della Terra vengono esortati a “risolvere le cause strutturali della povertà“. Infine la menzione dei tanti testimoni che hanno dedicato la loro vita al fianco degli ultimi: da Francesco d’Assisi e Santa Chiara a Madre Teresa, da San Domenico a Giovanni Bosco, senza dimenticare le missioni di San Giovanni di Dio e San Camillo de Lellis tra i malati e il consolidamento del “rapporto preferenziale tra la Chiesa e i poveri” grazie a Giovanni Paolo II.