Un evento particolare e, allo stesso tempo, giubilare quello che si è tenuto sabato 17 maggio davanti la Cattedrale di Napoli. Un momento che ha chiamato a raccolta quasi 600 fra bambini, ragazzi e adulti.
Non essendoci, a livello giubilare in programma un evento per questo particolare gruppo ecclesiastico, sono i ministranti delle singole diocesi ad organizzarsi in merito. E la Diocesi di Napoli si è organizzata per mettere al centro il ministero liturgico dei ministranti, con un Giubileo apposito. Cosa è successo nel dettaglio?
Tantissimi sono stati i presenti che, insieme ai seminaristi, hanno portato avanti un pomeriggio di gioia e festa, culminato nella celebrazione liturgica giubilare.
Napoli festeggia i suoi ministranti
Festa, gioia, colori, ma soprattutto il bianco dei loro camici: questo è stato il Giubileo dei Ministranti della Diocesi di Napoli, celebratosi sabato 17 maggio presso la Cattedrale della città partenopea. Tanti sono stati i giovani, i ragazzi, i bambini ed anche gli adulti provenienti da ogni angolo di una delle diocesi più numerose del Sud Italia che hanno allietato un pomeriggio caldo ed afoso.
Un’equipe al completo, dai seminaristi, agli animatori di gruppo di alcune parrocchie e, soprattutto, la presenza di Cristo in mezzo a loro. Sì, perché evangelizzare, portare la parola di Gesù, essere una chiesa in uscita come ci ha sempre detto il compianto Papa Francesco, è anche questo. Non uno slogan in particolare ma semplicemente una frase: “Giubileo dei Ministranti di Napoli”.
A livello ecclesiastico, i collegi liturgici non hanno un giubileo per loro stessi e, per questo motivo, le singole diocesi stanno provvedendo a celebrarlo nei propri territori. E Napoli ha risposto all’appello, per quel che riguarda i ministranti, proprio sabato appena trascorso. Come dicevamo, in una giornata calda di pieno maggio, sono stati più di 600 i ragazzi che hanno affollato, in ogni ordine di posto il sagrato della Cattedrale.
Dopo l’animazione a cura del Seminario di Napoli, il corteo liturgico, guidato da Mons. Gaetano Castello, vescovo ausiliare di Napoli, ha fatto il suo ingresso e passaggio per la porta santa giubilare per dare inizio alla celebrazione liturgica.
Il colore bianco, il Vescovo Castello: “Sembra di essere in Paradiso”
Una Messa che ha visto il rinnovo del mandato dei ministranti (che ogni anno si ripete) ma anche un pensiero molto forte da parte del Vescovo stesso: “Da qui su, dall’altare, vedere tutti voi che avete riempito la Cattedrale vestiti di bianco, mi sembra di essere in paradiso. E non è una cosa da poco” – ha affermato con gioia, Castello.

Non è facile né semplice essere ministranti, è una vocazione che nasce da dentro sì, ma che raccoglie diverse fasce d’età e che affiora anche negli adulti: “Siate tutto portatori di amore e di speranza, perché questo è ciò che serve nel mondo oggi, specialmente fra voi giovani e in questa città” – ha continuato ancora il vescovo Castello.
Evangelizzare non significa solo restar chiusi nelle quattro mura di una parrocchia, ma aprirsi al mondo, al conoscersi, specialmente se si tratta di ministranti di altre parrocchie. Perché così accade sempre: si fa parte di una stessa Diocesi ma, molto spesso, non ci si conosce. E anche solo il servire all’altare in un’occasione come questa, si riscopre la bellezza di questo ministero, specie nell’anno del Giubileo.