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Don Giovanni Nervo, l’annuncio con un editto: richiesto l’avvio della causa di beatificazione

Nervo fu il primo presidente della Caritas Italiana, nonché della Fondazione Zancan. L’annuncio e le motivazioni

Vivere il Vangelo è possibile, e ce lo dimostrano i grandi santi della storia, ma non solo. Quante persone, che non sono a noi note, si impegnano nel loro piccolo per mettere in pratica la parola di Dio? Numerose. I santi, i beati e tutti coloro che credono nel Signore e lo seguono per davvero, sono un esempio a cui rifarsi per vivere una vita in cui Lui è il centro di tutto, ma anche persone comuni che segretamente vivono una vita di fede.

Una fede che si espleta ascoltando la parola e comportandosi realmente come Gesù ci ha insegnato. E a proposito di santi e beati, c’è una lieta novella, in proposito.

Quando una persona, che sia un laico o un religioso, mostra davvero di essere un modello di vita cristiana, alla sua morte, può partire una causa di beatificazione e successivamente, di canonizzazione. Ed è proprio ciò che è stato richiesto per don Giovanni Nervo, nato nel 2018 a Casalpusterlengo, e deceduto nel 2013, a Sarmeola.

Don Giovanni Nervo, cosa sappiamo di lui e del suo operato

Lo scorso 9 settembre è stato pubblicato un editto in cui si è richiesto di avviare una causa di beatificazione per don Giovanni Nervo.

don Giovanni nervo (credit youtube@reteveneta)-medjugorje.it

Nervo è stato il primo a fondare e presiedere la Caritas Italiana e la Fondazione Zancan. A firmare la richiesta è stato il vescovo di Padova, Claudio Cipolla e il cancelliere vescovile Sara Ruffino. Nell’editto, si leggono le motivazioni:«Nel corso degli anni, dopo la sua morte, si radicò sempre più la convinzione, tra quanti lo conobbero, che don Giovanni era un cristiano autentico, un prete vero, un testimone della giustizia e della carità verso Dio e verso il prossimo.

Questa convinzione ha dilatato la fama di santità del sacerdote Giovanni Nervo tanto che la diocesi di Padova, la Caritas italiana, la fondazione E. Zancan, attraverso i loro rappresentanti, si sono trovati concordi nell’affidare ad un postulatore, il diacono Francesco Armenti, di presentare formale richiesta affinché venga dato inizio alla causa di beatificazione e canonizzazione del sacerdote Giovanni Nervo».

Don Giovanni Nervo nacque a Casalpusterlengo nel 1918, in provincia di Lodi, e sin da bambino aveva avvertito una forte vocazione al sacerdozio. Per questo motivo, entrò presto in seminario, a soli 13 anni, e il 6 luglio 1941 prese i voti sacerdotali.

Tra i suoi primi incarichi, quello di assistente all’Istituto vescovile Barbarigo di Padova. Fu fondatore della Scuola Superiore di Servizio Sociale e nel 1964, della Fondazione Zancan. Per molti anni presiedette Caritas Italiana e poi vice presidente fino al 1986. In seguito, coordinò rapporti Chiesa/istituzioni alla Cei, fino al 1991.

Gli ultimi anni della vita li trascorse a Padova, dove proseguì l’attività per la Fondazione Zancan e fu particolarmente attento a temi di giustizia sociale e cura dei più poveri. Spirò il 21 marzo 2013 a Sarmeola di Rubano, in provincia di Padova.

Richiesta di testimonianze

Ma non è tutto, perché portare avanti cause di questo genere richiede un esame accurato di ogni dettaglio.

Ed è proprio per questa ragione che si richiede ai fedeli che «avessero notizie, dalle quali si possano in qualche modo arguire elementi favorevoli o contrari alla fama di santità del suddetto sacerdote, o fossero in possesso di scritti a lui attribuiti (diari, lettere od ogni altro scritto privato) o in qualunque modo pertinenti alla Causa, che non siano già stati consegnati alla postulazione», di chiamare il Tribunale diocesano di Padova ai seguenti numeri: 0498226131 oppure 3514013435.

Per inviare mail scrivere a: causesanti@diocesipadova.it. Il Tribunale è ubicato in Via san Tomaso 5.

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Anna Di Donato