Dopo 70 anni di sacerdozio a 94 anni, si sente ancora un “discepolo”: «Non voglio essere un prete da museo»

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Padre José Giner Padre José Giner
Padre José Giner (credit youtube@uebtorremar)-medjugorje.it
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Padre José Giner, 94 anni, celebra due Messe al giorno ed è un sacerdote con una grande vitalità e profonda spiritualità. 

Catalano di origini, ma vissuto per 70 anni in Ecuador, Padre José Giner ha un carisma e una vitalità, che rappresentano una perla preziosa. Ha 94 anni e 70 di sacerdozio alle spalle. Dopo tutto questo tempo, Giner non si ritiene un “maestro” ma un “discepolo”, ossia qualcuno che ha ancora tanto da imparare.

Di sé stesso, in un colloquio a cuore aperto con ACI Prensa, dice:«A questa età, non mi sento affatto un maestro: sono ancora un discepolo. Non voglio essere un ‘prete da museo’; per questo mi sforzo di tenermi aggiornato; leggo molto e chiedo ai giovani di correggermi».

Un esempio sono il suo amore per la vita e per Gesù, il che non può non far riflettere. Padre Giner apre il mattino facendo una doccia fredda, si allena, si diverte a giocare a ping pong, si dedica alla lettura e lavora il legno, realizzando meravigliose opere d’arte a tema religioso.

Il suo amore per Nostro Signore è grande e Cristo è il centro della sua esistenza. Per dirla come dice lui, «Cristo è il vero sole». Padre Giner ha una grande vitalità, anche se, data la sua età, i dolori ci sono e si fanno sentire: quel che però gli dà forza di restare in piedi e non darsi per vinto, è Dio.

Storia e vocazione di Padre Giner

La storia vocazionale di Padre Giner inizia a 17 anni, quando scopre l’Opus Dei:«A 17 anni chiesi di essere ammesso all'[apostolato]. Più tardi, a Roma, ebbi la grazia di incontrare personalmente San Josemaría Escrivá e vissi con lui per tre anni. Fu un vero padre per me, e questo mi aiutò a fare quell’ultimo dono di me stesso alla mia vocazione sacerdotale». 

Padre José Giner
Padre José Giner (credit youtube@uebtorremar)-medjugorje.it

San Josemaría Escrivá ebbe dunque un ruolo importante per il sacerdozio di Giner, che ricorda che il santo gli disse che diventare prete è  «la più grande festa che un uomo possa vivere in questo mondo». In Ecuador, Padre Giner ha prestato servizio per molti anni, e nel mentre è divenuto teologo.

Il sacerdote si è dedicato ai giovani e alle scuole nel suddetto Paese sudamericano, e per 25 anni è stato anche vicario giudiziale. Per Giner, i sacerdoti sono il “tesoro di un Paese“, e senza la loro presenza, il mondo potrebbe finire in una catastrofe, dal punto di vista spirituale. Il sacerdote ha inoltre raccontato che non importa cosa stia facendo, se sta pranzando o cenando, è sempre disponibile per confessare i fedeli.

Il motivo? «Credo che un’anima valga molto più di qualsiasi cosa ci circonda. E questo mi dà una grande gioia».

In questi anni, ha sottolineato, «ci sono state così tante persone che si sono convertite, così tante persone che si sono avvicinate a Dio… Così tante anime che ho potuto accompagnare… E ci sono cose meravigliose che, credo, rimangono tra Dio e noi stessi». 

E sulla Chiesa attuale ha spiegato: «Oggi siamo in un momento critico per la Chiesa, ma è anche un’opportunità che Dio ci offre per avvicinarci a Lui. Se c’è qualcosa che ha veramente bisogno di essere salvato nel mondo, è la Chiesa e la pace di Dio. Tutto il resto è passeggero, svanisce come fumo».