L’elezione di Papa Leone XIV è stata accolta dal mondo intero, cattolico e civile, con gioia ed esultanza. Ma quello che tutti noi ci stiamo domandando è: come l’hanno presa i suoi (ormai ex) confratelli cardinali?
Davanti a quello che è il segreto del Conclave, nessuno di loro si è sbilanciato più di tanto nel raccontare cosa è esattamente successo al momento del voto, quanto del perché ci siano state due fumate nere e, solo dopo, quella bianca.
Alcuni Cardinali, però, hanno raccontato alcuni aneddoti particolari e curiosi che potevano “uscire” dalle mura della Cappella Sistina. Vediamo insieme di cosa si tratta nel dettaglio.
Dopo il Conclave, il nuovo Papa: cosa ne pensano i Cardinali elettori?
Quando si pensa al Conclave, si pensa ad un qualcosa di segretissimo, dove nulla, ma proprio nulla, può trapelare da quelle mura. In fondo, così è perché i cardinali elettori quanto anche tutti coloro che hanno prestato giuramento solenne, non possono rivelare (né ora né mai) ciò che si è svolto in quel momento e in quegli istanti.
Tutto era blindato, segretato, isolato dal mondo. Ma ci sono dei particolari, dei dettagli che sono considerati “non segregati del tutto” che alcuni Cardinali hanno avuto il piacere di condividere con i fedeli, proprio per rendere anche loro partecipi di quello che è successo e del perché si è arrivati proprio al Cardinale Prevost, designato e scelto poi come Pontefice.
Il Cardinale Tagle: “Prevost era teso, gli ho dato una caramella”
Il primo di questi è stato il Cardinale filippino Tagle, che sin dal prima del Conclave, era stato indicato come uno dei papabili. Nella sua conferenza tenuta dopo l’elezione del Pontefice, Tagle ha descritto Leone XIV come un pontefice “molto umano, molto umile, molto perspicace”. E anche: “[…] È una persona molto equilibrata. Non è il tipo di persona che si lascia guidare solo da impulsi e reazioni. Ascolta e, se necessario, studia qualcosa. Non decide subito, prima studia. Ma quando torna, si vede che è tutto chiaro”.
È stato proprio Tagle a raccontare i minuti che hanno preceduto l’elezione di Prevost. Il futuro Pontefice era seduto proprio davanti a lui quando, piano piano, tutti i voti stavano arrivando alla sua sola persona: “Era teso. Respirava in maniera profonda durante l’ultima votazione. Gli ho offerto una caramella, ne porto sempre un po’ con me”.
Cardinal Zuppi: “I Cardinali si sono commossi”
Se da un lato c’è stato il Cardinale Tagle, dall’altro anche alcune parole spese da un altro papabile, il Presidente della CEI, il Cardinale Zuppi, anche lui fra i papabili sino alla fine: “[…] Un grande senso di consapevolezza, di responsabilità, di comunione e di senso di Chiesa che è culminata con l’esplosione commovente dell’elezione. Tutti i cardinali erano molto commossi, e anche il Papa era travolto da questo senso di Chiesa che c’era nella piazza, così come all’interno della Cappella Sistina, nel momento del Conclave […] Se è stato votato in poco tempo significa che c’è stata convergenza. E questo è un grande valore” – ha affermato.

Anche il cardinale del Lussemburgo, Hollerich, ha parlato di Papa Leone XIV: “Leone XIV in continuità con Francesco. Nel suo stile c’è anche un po’ di Benedetto XVI. Un sostenitore della sinodalità. Sarà un pontificato in continuità con il magistero di papa Francesco. E di ciò sono molto felice. È quello che la maggioranza dei cardinali ha voluto”.
Una scelta che ha unito le diverse anime del Conclave che, anche se con due fumate nere in precedenza, alla fine sono riusciti a convergere e a trovare la persona più giusta ed in continuità con Papa Francesco.