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Ecco chi era il primo Papa Leone

E’ una domanda che tutti ci siamo posti da quando, lo scorso 8 maggio, Robert Prevost, il nuovo Pontefice eletto, aveva scelto il nome di “Leone”.

Il primo a sceglierlo è stato Leone Magno, nei primi secoli della Chiesa. Oggi, infatti, ricorre la festa liturgica proprio di San Leone I (detto anche Magno). In quanti conoscono la sua storia?

Papa per 20 anni, dal 440 d.C. al 461 d.C. fu il primo a porre la sua attenzione alla piena e concreta unità della Chiesa.

Un nome, una garanzia per la Chiesa

La sua non è stata un’elezione a caso: un Papa giovane per quell’epoca (aveva solo 50 anni), ma che aveva davanti a sé un papato che avrebbe segnato la storia. Oggi, 10 novembre, ricorre la festa liturgica di San Leone I Papa. Il suo Pontificato, quanto quello di Gregorio I, sono stati fra i più significativi della storia della Chiesa dei primi secoli.

In un periodo in cui la Chiesa stava sperimentando grandi ostacoli al suo progresso in conseguenza della rapida disintegrazione dell’Impero romano d’Occidente, mentre l’Oriente era profondamente agitato da controversie dogmatiche, questo Pontefice guidò il destino della Chiesa romana. Nato a Volterra, in Toscana, divenne diacono sotto Papa Celestino I.

In questo periodo, però, si stava formando dal punto di vista ecclesiastico, tanto da aver avuto anche dei contatti con la Gallia anche circa la giurisdizione di alcune terre. Sotto il Pontificato di Sisto III, Leone fu inviato in Gallia dall’imperatore Valentiniano III per ricomporre una disputa e far riconciliare Flavio Ezio, il comandante militare della provincia, e il prefetto del pretorio: si trattava di un incarico di piena fiducia da parte dell’imperatore per un diacono.

Quando Sisto III morì, Leone si trovava ancora in Gallia, e fu acclamato all’unanimità dal popolo e dal clero come suo successore. Fu consacrato appena rientrato a Roma. Molti si chiesero quale sarebbe stato il punto fermo del suo pontificato: Leone non aveva dubbi: l’unità della Chiesa, dato anche il difficile periodo storico che si stava vivendo.

Non molto dopo la sua elevazione alla cattedra di Pietro si vide costretto a combattere energicamente le eresie che minacciavano seriamente l’ortodossia della Chiesa. Papa Leone fu informato di quanto stava accadendo ad Aquileia, dove presbiteri, diaconi, e chierici che erano stati seguaci di Pelagio, venivano ammessi alla comunione senza un’abiura esplicita della loro posizione.

La sua posizione e lotta contro le eresie

Il papa criticò aspramente questa prassi ed ordinò che venisse convocato un sinodo provinciale ad Aquileia. In questa sede, tutti coloro che erano stati pelagiani avrebbero dovuto abiurare pubblicamente le loro vecchie credenze e avrebbero dovuto sottoscrivere una inequivocabile confessione di fede.

Un Papa che combatte le eresie – www.medjugorje.it

Ma non si fermò qui la sua lotta: Papa Leone I dovette anche combattere contro il manicheismo, tanto da vedersi costretto a inviare una lettera a tutti i vescovi italiani, alla quale allegò i documenti dei procedimenti istruiti nei confronti dei manichei romani. Altro punto del suo Pontificato fu quello di “riordinare” la condizione ecclesiastica, ovvero una buona e concreta suddivisione delle cariche per la guida della Chiesa e delle singole chiese locali.

Nella sua concezione dei doveri di pastore supremo, occupava una posizione preminente la conservazione della stretta disciplina ecclesiastica. Non tollerò più alcune devianze, presenti in particolare nelle zone di Sicilia, per quel che riguardava l’amministrazione del Sacramento del Battesimo.

Furono anni complessi quelli del suo Pontificato, durante i quali Leone Magno per quanto possibile, riuscì a mettere a posto parte della gerarchia ecclesiastica. Morì il 10 novembre del 461 d.C. ed è, attualmente, sepolto all’interno della Basilica di San Pietro.

Published by
Rosalia Gigliano