Estremismi in crescita: l’allerta delle Chiese cristiane in Germania

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A pochi giorni dalle elezioni legislative del 23 febbraio 2024, i leader delle principali Chiese cristiane in Germania hanno lanciato un appello comune per la difesa della democrazia, sottolineando l’importanza di combattere le forze estremiste che minacciano l’unità della società.

Questo appello, firmato da monsignor Georg Bätzing, presidente della Conferenza episcopale tedesca, dalla vescova luterana Kirsten Fehrs, presidente della Chiesa evangelica in Germania (EKD), e da Radu Constantin Miron, sacerdote greco-ortodosso e presidente dell’Associazione delle Chiese cristiane in Germania (ACK), giunge in un momento di profonda polarizzazione politica e sociale.

il rischio di una crescente polarizzazione

Nel documento, i leader ecclesiastici avvertono che la crescente divisione nella società potrebbe favorire l’ascesa di forze estremiste. “Se la nostra società diventa così polarizzata da rendere le persone irrimediabilmente contrapposte le une alle altre, le forze estremiste avranno vita facile”, si legge nel testo. Questa affermazione riflette una preoccupazione concreta, soprattutto alla luce dei sondaggi che indicano un sostegno crescente per il partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD), oggi accreditato di circa il 20% delle intenzioni di voto. Sebbene il partito non venga mai citato esplicitamente, il richiamo è inequivocabile.

un invito all’azione per i giovani

I leader cristiani affermano con fermezza che “l’estremismo e, in particolare, il nazionalismo etnico sono incompatibili con il cristianesimo”, lanciando un appello diretto ai giovani elettori: “Votate per i partiti che sostengono la nostra democrazia!”. Questo invito è particolarmente significativo in un contesto in cui i giovani svolgono un ruolo cruciale nel plasmare il futuro politico del paese e nel contrastare le narrazioni divisive.

L’appello non si limita a una mera denuncia dell’estremismo politico, ma affronta anche le grandi sfide che la Germania e l’Europa devono affrontare. Tra queste, la guerra della Russia contro l’Ucraina, le tensioni in Medio Oriente, la crisi economica, il cambiamento climatico e la crescente pressione migratoria. I leader religiosi sottolineano l’importanza di affrontare queste questioni in modo collettivo, evidenziando l’urgenza di un’azione unitaria per salvaguardare i valori democratici e i diritti umani.

le priorità per un futuro migliore delle Chiese

In particolare, i firmatari delineano le priorità per il futuro della Germania, tra cui:

  1. Rafforzamento dell’Europa.
  2. Protezione delle risorse naturali.
  3. Lotta contro la povertà e l’oppressione nel mondo.
  4. Impegno per una politica di accoglienza e integrazione dei rifugiati.

“Ogni essere umano possiede la stessa dignità inalienabile”, affermano con convinzione, richiamando i principi fondamentali del cristianesimo e dei diritti umani.

Un aspetto interessante del documento è la sua posizione riguardo alla separazione tra Chiese e politica. I leader religiosi, pur riconoscendo questa distinzione, si dichiarano “pronti ad ascoltare, a cercare il dialogo e a lavorare in modo costruttivo per trovare soluzioni eque”. Questa apertura al dialogo dimostra una volontà di collaborare con le istituzioni politiche per affrontare le sfide comuni e promuovere il bene comune.

Monsignor Bätzing
Monsignor Bätzing (www.agensir.it)

Il contesto attuale

Nel contesto politico attuale, caratterizzato da una crescente tensione e da episodi di violenza, l’appello assume un’urgenza particolare. Recentemente, un attacco avvenuto a Monaco il 13 febbraio ha suscitato shock e indignazione. Un giovane ha lanciato un’auto contro una folla, causando 39 feriti e due vittime. Le autorità hanno attribuito questo gesto a motivazioni “religiose” e “islamiste”, evidenziando come la violenza possa manifestarsi in molteplici forme e motivazioni. In risposta a questo attacco, monsignor Bätzing e la vescova Fehrs hanno espresso il loro cordoglio, sottolineando “davanti a Dio la sofferenza delle persone colpite da questa violenza abissale”.

Questa serie di eventi mette in luce la necessità di un impegno collettivo per contrastare l’estremismo e la violenza. Le Chiese cristiane in Germania si trovano quindi in una posizione cruciale non solo per promuovere la pace e la giustizia, ma anche per incoraggiare i cittadini a impegnarsi attivamente nella vita politica del paese. La loro voce, unita e forte, rappresenta un richiamo alla responsabilità di ciascuno nel difendere i valori democratici e nella costruzione di una società più giusta e inclusiva.

L’appello delle Chiese cristiane tedesche non è solo una risposta alla situazione politica attuale, ma anche un invito a riflettere sulle nostre scelte e sul nostro ruolo nella società. La democrazia, come affermano i leader religiosi, non è un dato di fatto, ma un bene prezioso che richiede cura, impegno e vigilanza. La mobilitazione dei cittadini, in particolare dei giovani, è essenziale per garantire che le forze estremiste non trovino terreno fertile in un contesto di divisione e conflitto.

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