Mentre a Tor Vergata si chiude un Giubileo dei Giovani carico di entusiasmo e fede, il cuore pulsante della spiritualità giovanile si prepara a battere a Medjugorje.
Il 36° Festival dei Giovani è pronto ad accogliere migliaia di ragazzi da tutto il mondo. Tuttavia, le autorità locali richiamano l’attenzione su un aspetto importante: la sicurezza dei partecipanti, messa a rischio da un uso incontrollato dei droni. Per questo, è stato ufficialmente vietato il volo di dispositivi non autorizzati nell’area della parrocchia durante l’intero evento.
Dopo Roma, lo spirito si sposta a Medjugorje: attenzione ai droni
Appena si chiude il Giubileo dei Giovani con un milione di cuori in festa a Tor Vergata, la fede dei ragazzi trova nuova linfa a Medjugorje, dove sta per cominciare il 36° Festival dei Giovani. Un evento che, anno dopo anno, richiama pellegrini da ogni angolo del mondo, uniti da un desiderio comune: incontrare Dio nella preghiera e nella gioia della condivisione.
Ma se l’esperienza spirituale è profonda, è altrettanto cruciale garantire che si svolga in totale sicurezza. È per questo che l’ufficio parrocchiale di Medjugorje, d’intesa con le autorità locali, ha pubblicato un avviso importante: durante lo svolgimento del Mladifest, l’uso di droni sarà severamente limitato.
In particolare, non sarà consentito far volare droni nell’area della chiesa dove si tengono le liturgie e gli incontri, salvo quelli impiegati dai cameraman ufficiali. La decisione nasce dalla crescente presenza di droni durante eventi religiosi affollati, spesso pilotati da utenti stranieri non autorizzati. Questa pratica, già osservata con preoccupazione in passato, rappresenta un rischio reale per l’incolumità dei partecipanti.

Le autorità: “Sicurezza prima di tutto”
A confermare la linea dura è anche il Ministero degli Interni della Contea dell’Erzegovina-Neretva, che ha ribadito come l’uso massiccio e simultaneo di droni in uno spazio ristretto possa costituire una minaccia alla sicurezza pubblica. “È pericoloso che più dispositivi volino sopra la testa dei pellegrini mentre si raccolgono in preghiera”, ha dichiarato la polizia locale, ricordando che ogni utilizzo improprio sarà sanzionato.
Già dal 2020, infatti, è in vigore in Bosnia ed Erzegovina un regolamento che stabilisce precise condizioni per la registrazione, l’acquisizione e il pilotaggio dei droni. Le autorità competenti – come l’Agenzia per la protezione delle persone e dei beni – sono tenute a intervenire per prevenire ogni minaccia derivante da usi non autorizzati.
In occasione del Festival, dunque, i controlli saranno intensificati e ogni drone non autorizzato sarà rimosso. Il messaggio è chiaro: la sicurezza viene prima di tutto. E così, tra Tor Vergata che si congeda con parole di speranza e Medjugorje che si prepara a spalancare il cuore alla gioventù del mondo, lo spirito dell’incontro prosegue. Sempre in cammino, sempre più alto.