L’omelia del Papa si sofferma sulla speranza e sulla fiducia in Dio della Vergine Maria: la Madonna è quindi un modello a cui affidarci.
Il messaggio che il Papa ha voluto lanciare nell’omelia di lunedì 6 ottobre è carico di speranza. Il Pontefice si è recato nella Chiesa di Santa Maria del Rosario di Pompei ricevendo l’affetto di molte persone che attendevano l’arrivo di Leone XIV. Tanti applausi e cori per Papa Prevost, che ha fatto poi il suo ingresso nella Chiesa per celebrare la Festa della Beata Vergine Maria del Rosario di Pompei.
Leone XIV, immortalato con gli smartphone da molti dei fedeli presenti, è rimasto qualche minuto in adorazione davanti all’altare e ha poi benedetto con l’acqua santa una copia dell’immagine che raffigurava la Madonna di Pompei. Nel corso della sua omelia il Pontefice si è soffermato proprio sulla Vergine Maria e su come la figura della Madonna sia il massimo esempio della necessità di continuare a coltivare la speranza.
Leone XIV ha infatti ricordato che Maria incarnò questa virtù tramite “la fiducia nel fatto che Dio avrebbe mantenuto le sue promesse“. La Madre di Dio non può quindi che essere un modello, perché ha vissuto nella certezza che Dio avrebbe portato avanti il suo disegno per salvare il suo popolo. Attraverso la speranza, ha aggiunto il Papa, Maria ha avuto “la forza e il coraggio di dedicare volontariamente la sua vita al Vangelo e di abbandonarsi completamente alla volontà di Dio“.
Leone XIV invita ad avere sempre fiducia in Dio: l’esempio di Maria
Prevost ha quindi esortato ognuno a dare il proprio contributo per far sì che il piano di salvezza di Dio possa davvero compiersi. Egli, ha detto il Papa, “viene sempre per salvarci e liberarci“: pertanto, proprio come ha fatto Maria, dobbiamo sempre avere fiducia ed essere grati a Dio, pur non sapendo cosa possiamo aspettarci dal futuro. Il Pontefice ha voluto ricordare a tutti i fedeli che Dio “non ritarda mai“: tocca a noi imparare “ad avere fiducia, anche se ciò richiede pazienza e perseveranza“, perché il tempismo di Dio “è sempre perfetto“.

Il Vescovo di Roma ha fatto presente che l’Incarnazione, prima ancora che nel grembo di Maria, è avvenuta nel cuore della Vergine: “Questo sottolinea la sua fedeltà quotidiana a Dio“. Leone XIV si è poi soffermato anche su quanto scritto da Sant’Agostino: “Dio ci ha creati senza di noi, ma non ci salverà senza di noi“.
Maria, toccando con mano le grazie che Dio le aveva concesse, gioiva nel suo Salvatore: per questo il Papa, al termine della sua omelia, si è rivolto a tutti coloro che venerano la Madonna di Pompei affinché possano portare “molti, molti frutti che dureranno nel tempo“.