La storia di Gertrude Detzel, laica di cui una delegazione del Kazakistan ha proposto la causa di beatificazione.
È partita da una piccola delegazione del Kazakistan la proposta di avviare una causa di beatificazione per la Serva di Dio Gertrude Detzel, laica che riuscì a tenere viva la fede cattolica, nei decenni in cui si scatenò una persecuzione sovietica.
La delegazione ha consegnato al Dicastero per le Cause dei Santi, lo scorso 21 ottobre 2025, ben 13 kg di documenti e testimonianze sulla vita di questa donna.
Chi era Gertrude Detzel e il suo immenso amore per Dio
Detzel, nata nel 1903, era originaria di una famiglia tedesca che abitava in una regione caucasica della Russia.

Nel periodo delle persecuzioni staliniane, fu deportata in Kazakistan e lì fu costretta ad anni di lavoro nei campi, per poi essere imprigionata. Questo, a causa della sua solerzia missionaria. Il vescovo Joseph Werth, che la conobbe di persona, ha voluto sottolineare quanto fosse grande la dedizione della donna nei confronti di Dio e della fede cattolica.
«Anche in prigione non riusciva a smettere di parlare di Dio», ha detto il vescovo. «Quando Stalin morì e giunse il momento di liberare i prigionieri, si dice che le guardie dissero: ‘Lasciatela andare prima, altrimenti convertirà tutti qui’. Questa è stata l’impressione che ha lasciato: non poteva fare a meno di evangelizzare».
In seguito alla liberazione che occorse nel 1956, Gertrude andò a vivere a Karaganda, e lì fu di esempio e guida spirituale per generazioni di persone.
Con profonda dedizione, la donna si prodigava per preparare giovanissimi e adulti a ricevere i vari sacramenti, ed era la prima a guidare le preghiere, tenendo viva la fede in momenti in cui i sacerdoti non c’erano oppure subivano gravi persecuzioni.
Gertrude Detzel visse da laica consacrata
Nonostante non fosse una religiosa, visse come una laica consacrata, con dei voti che si presume abbia preso in privato. Faceva parte del Terz’Ordine Francescano, ed era guidata dal vescovo clandestino Alexander Chira. Era nella sua abitazione che la donna ospitava liturgie della Parola, catechesi e incontri di preghiera. Naturalmente, non aveva provato a sostituirsi ai sacerdoti, ma quando non c’erano, faceva tutto ciò che era in suo potere per mantenere viva la fede.
La donna spirò nel 1971 e oggi l’eredità spirituale che ha lasciato è grande, tant’è che molte vocazioni religiose e laicali sono frutto della fede che ha acceso in loro con esempio e disciplina. Lo scorso 22 ottobre 2025, il vescovo Yevgeny Zinkovskiy ha presentato la causa di beatificazione a Papa Leone XIV.«Durante il regime sovietico la gente era costretta a vivere come se Dio non esistesse. Oggi siamo liberi, ma spesso viviamo come se Dio non contasse nulla. Gertrude ci ricorda che la fede deve tornare ad essere il centro della vita», ha detto il vescovo Adelio Dell’Oro.
Ora la documentazione sarà analizzata, e poi sarà stilata la Positio su martirio o virtù eroiche. Potrebbe essere riconosciuta venerabile, oppure potrebbe essere riconosciuto un miracolo perché sia beatificata. Di certo, Detzel è una figura che ha mostrato grande resilienza a livello di fede e un esempio da seguire.