Un tiepido sole di primavera riscalda i cuori dei fedeli che si sono radunati a Roma per il Giubileo 2025 presso la Scala Santa.
Pellegrini provenienti da ogni angolo del mondo, tra cui polacchi, italiani e statunitensi, si affollano davanti al Pontificio santuario della Scala Santa, un luogo emblematico di devozione e penitenza. Alcuni di loro sono in fila in attesa di entrare, mentre altri, appena usciti, non possono fare a meno di telefonare ai propri cari per condividere l’intensa esperienza spirituale appena vissuta. Le bellezze artistiche che circondano il luogo amplificano le sensazioni celesti ed i sentimenti appassionati di chi vi si trova. I bambini, con il loro entusiasmo contagioso, scorrazzano nel piazzale antistante, rendendo l’atmosfera ancora più vivace e gioiosa.
La preoccupazione per Papa Francesco
I gruppi parrocchiali e le famiglie, uniti in un cammino di fede, esprimono la loro preoccupazione per la salute di Papa Francesco. «Abbiamo pregato per lui mentre salivamo la Scala Santa», racconta Gianfranco Valceschini, appartenente a un nutrito gruppo di pellegrini bergamaschi. «Siamo in sessantadue e siamo venuti con don Andrea; guarda, è quello lì». Il loro itinerario giubilare prevede la visita a tutte e quattro le basiliche giubilari, un pellegrinaggio che rappresenta un momento di intensa spiritualità e comunità.
La storia della Scala Santa
La Scala Santa, un luogo di grande significato spirituale, ha una storia affascinante. Padre Gennaro Tanzola, passionista e custode del santuario, ricorda che «in origine la Scala Santa si trovava all’interno del Palazzo Lateranense, a circa 150 metri dalla sua posizione attuale. Papa Sisto V decise di spostarla per preservarla dal degrado e collocarla vicino al Sancta Sanctorum». La custodia della Scala Santa è stata affidata ai passionisti nel 1854 da Papa Pio IX, segnando l’inizio di una tradizione di accoglienza e spiritualità. Ai lati della Scala si trovano due cappelle dedicate a San Lorenzo e San Silvestro, decorate da pitture realizzate dalla scuola romana, che rappresentano cicli biblici e del Vangelo, rendendo accessibili le storie sacre anche a chi non sa leggere.
Un cammino di rinnovata conversione
Tradizionalmente, la Scala Santa viene percorsa in ginocchio come atto di penitenza. Ogni gradino è associato a una preghiera, dedicata alla passione di Gesù e alla richiesta di misericordia. Quest’anno, molti pellegrini hanno aggiunto una preghiera per Papa Francesco, affinché possa tornare presto a guidare il suo gregge. Gianfranco, che ha visitato la Scala Santa in diverse occasioni, racconta la sua esperienza come una «profonda esperienza di fede». Con il cuore colmo di speranza, esprime i suoi desideri per questo Giubileo:
- La salute, anzitutto, perché ormai abbiamo una certa età.
- La pace, in un mondo segnato da conflitti e guerre.
Padre Tanzola segnala che, dall’inizio del Giubileo, si sta registrando un aumento significativo di pellegrini che visitano la Scala Santa. Dopo aver attraversato la Porta Santa nella basilica di San Giovanni in Laterano, molti cercano conforto spirituale in questo luogo sacro. «I pellegrini qui trovano la possibilità di confessarsi, grazie ai padri che prestano anche questo servizio di riconciliazione», spiega il sacerdote. «Le persone si fermano proprio per questo, chiudendo il cerchio del loro cammino di rinnovata conversione, ricevendo la misericordia di Dio».

La Scala Santa segno tangibile di devozione secolare
Durante il colloquio con padre Tanzola, emerge un aneddoto significativo: «Durante il restauro dei gradini di legno, avvenuto tanti anni fa, sono stati trovati numerosi biglietti con richieste di grazia, perdono e affidamento, lasciati da persone in difficoltà fisica o spirituale». Questi biglietti, rinvenuti quando venne tolta e riposizionata la struttura lignea che copriva il marmo dei gradini, rappresentano un segno tangibile di una devozione plurisecolare e del bisogno di perdono cristiano, che continua a vivere nel cuore di chi si avvicina a questo luogo sacro.
Il Giubileo 2025 si sta rivelando un’importante occasione di riflessione e crescita spirituale per molti. La Scala Santa non è solo un luogo di pellegrinaggio, ma un simbolo di speranza e rinascita, dove ogni gradino rappresenta un passo verso la riconciliazione e la misericordia. La presenza di tanti fedeli, uniti nella ricerca di una rinnovata conversione, è testimonianza reale della vitalità della fede e del desiderio di un futuro migliore.