Durante i lavori di restauro della tomba di Nostro Signore, alcuni testimoni hanno raccontato di fenomeni particolari. Ecco che cosa sarebbe successo
Era il 2016 quando a Gerusalemme, nel Santo Sepolcro in cui è ubicata la Tomba di Nostro Signore Gesù Cristo, un gruppo di ricercatori e membri della Chiesa ha potuto visitare il luogo in cui si stavano svolgendo alcuni lavori di restauro.
Alcuni testimoni, lì presenti, hanno parlato di un «dolce aroma» che sarebbe provenuto dalla tomba. Si sarebbe trattato di un profumo che richiama molto quello tipico della presenza dei santi, in cui molti, nel corso degli anni, hanno parlato.
Un altro fenomeno che avrebbe avuto luogo in loco, sempre in base ai racconti dei presenti, sarebbe stato quello di interferenze elettromagnetiche. Nello specifico, nel momento in cui certi dispositivi di misurazione usati dai ricercatori sono stati messi sulla lastra su cui giaceva il corpo di Gesù, in modo verticale, il loro funzionamento si sarebbe bloccato o avrebbero funzionato non correttamente come avrebbero dovuto.
Fenomeni misteriosi sulla tomba di Gesù, le ipotesi degli esperti
Secondo la giornalista di Terre Sainte Magazine, Marie Armelle Beaulieu, che è stata sul posto, la questione del profumo sarebbe da affrontare con le dovute cautele.

A suo dire, infatti, potrebbe essere semplice autosuggestionarsi, soprattutto con l’olfatto. Lei avrebbe affermato di non aver avvertito nessun odore speciale. Tuttavia, la giornalista sarebbe meno scettica per ciò che concerne la questione delle interferenze elettromagnetiche, che avrebbero creato dei problemi ad alcuni strumenti di misurazione.
Uno scienziato avrebbe dato conferma dell’accaduto e in base a quanto avrebbe spiegato anche la responsabile del progetto, Antonia Moropoulou, è difficile che qualcuno rischierebbe la propria credibilità per una trovata meramente pubblicitaria.
Si sarebbe inoltre scoperto che la tomba sarebbe ubicata a una profondità minore rispetto a quanto si credeva in passato. Ergo, gli errori di misurazione negli studi dei tempi addietro sarebbero correlati alle suddette interferenze elettromagnetiche.
La lastra di Cristo, quindi, ha interferito con il funzionamento dei sopraccitati strumenti di misurazione? Le ipotesi sono numerose, e ci sarà da approfondire. Dagli studi, peraltro, è emerso che la lastra e la pietra su cui giaceva il corpo di Gesù erano coerenti con le lapidi ebraiche di quell’epoca (I secolo).
La giornalista Beaulieu ha detto:«Sarei molto felice se una perizia scientifica confermasse che il corpo di Cristo fu effettivamente deposto su questa pietra, ma anche se fosse dimostrato il contrario, sarebbe comunque un segno della Resurrezione».
Le parole della giornalista
Beaulieu abita da anni a Gerusalemme e ha potuto sbirciare più da vicino la Tomba di Cristo. In merito, ha detto che «grazie all’aiuto di un certo monaco, qualcosa che sembrava irraggiungibile è diventato la mia esperienza».
Ha poi aggiunto:«Sono riuscita a raggiungere direttamente la roccia su cui era stato deposto il corpo di Cristo. È stata una sensazione strana; era un po’ come l’assenza di peso, ma ricordavo ogni dettaglio. Non vivrò mai più un’esperienza simile in questo luogo».
Tuttavia, Beaulieu sa che la pietra si trova lì e che anche se di solito si inginocchiava davanti alla suddetta tomba, dopo averci pensato bene, ha smesso. Il motivo? «Cristo non è lì nella Sua reale presenza. È il Santissimo Sacramento che dovrebbe essere venerato in ginocchio. D’altra parte, stando davanti alla tomba vuota di Cristo, sperimentiamo una ‘vera assenza’, così che ogni ginocchio, celeste, terreno e sotterraneo, si inchinerebbe davanti a questo miracolo».