I sacerdoti vivono con felicità il proprio ministero: cosa è emerso dal sondaggio dell’Osservatorio Francese del Cattolicesimo.
La larga maggioranza dei sacerdoti vive con felicità il proprio ministero ed è fedele alla vocazione, nonostante le tante sfide che i parroci sono chiamati ad affrontare tutti i giorni. E’ quanto emerge da uno studio dell’Osservatorio Francese del Cattolicesimo (OFC), condotto dall’IFOP in collaborazione con RCF-Radio Notre Dame e Famille Chrétienne: il sondaggio, caratterizzato da circa 40 domande, è stato distribuito a 5.000 sacerdoti e ha ricevuto oltre 760 risposte.
Questo studio, come spiegato proprio dall’Osservatorio Francese del Cattolicesimo, “mira a far luce sulle aspettative, le condizioni di vita e gli impegni dei sacerdoti“, così da offrire ai cattolici, ma anche alla società nel suo complesso, “spunti di riflessione sull’attuale missione sacerdotale“.
Rito romano, famiglia cattolica e felicità in Dio: cosa è emerso dal sondaggio
Chi sono i sacerdoti rappresentati in questo sondaggio? Il 60% di loro è stato ordinato tra il 2000 e il 2025 e più della metà è attualmente parroco. Mentre la maggior parte celebra la Messa esclusivamente secondo la forma ordinaria del Rito Romano, il 20% dei sacerdoti intervistati celebra talvolta o spesso la Messa in latino e/o ad orientem, e talvolta secondo la forma straordinaria.

Quasi il 90% ha dichiarato di essere cresciuto in una famiglia stabile e unita: il 77% è cresciuto in una famiglia cattolica, spesso coinvolta nella vita della Chiesa. Essi stessi erano fortemente coinvolti in attività che avevano un impatto significativo sulla loro vocazione, come il servizio all’altare (52%), lo scoutismo (49%) o il lavoro con gruppi giovanili.
I risultati sono sorprendenti: il primo dato rilevante di questo sondaggio è la vitalità condivisa dai sacerdoti intervistati. L’80% di questi sacerdoti dichiara di essere soddisfatto della propria situazione attuale, con il 45% che si descrive come ‘fedele’ alla chiamata di Dio e il 45% come “in pace, determinato e felice“.
Ma qual è la più grande gioia che si prova nel sacerdozio? Il 53% degli intervistati crede che sia il poter essere “un testimone privilegiato delle meraviglie che Dio opera nei cuori“, mentre il 45% ritiene che si tratta invece del “sentire di essere al proprio posto, di lavorare al servizio delle opere del Signore“.
Sacerdoti, non mancano le difficoltà: dalla mancanza di fiducia al bisogno di riposo
Tuttavia, come accennato, nella vita dei parroci non mancano le difficoltà. Alcuni sacerdoti citano la mancanza di fiducia e di sostegno da parte del loro vescovo (17%), altri il calo del numero di cattolici praticanti (16%) o addirittura l’esaurimento nel loro ministero, con un rischio concreto per la loro salute fisica (16%). Le priorità per far fronte a queste difficoltà ricorrenti sono il sapersi circondare di un team di laici affidabili e indipendenti che possano garantire il giusto sostegno (77%).
Per il 62% è importante lavorare per avvicinare sempre di più i propri parrocchiani a Cristo. Alcuni vorrebbero maggiore sostegno e un ascolto più attento da parte del loro vescovo (60%), mentre altri menzionano un urgente bisogno di riposo (40%). Infine, il 62% degli intervistati ritiene che il sostegno all’istruzione privata dovrebbe essere centrale nel ministero.