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I santi coniugi Louis e Zelie Martin: dal primo incontro sul ponte alle lettere d’amore

Coppia di santi e genitori di una santa, Louis e Zelie Martin sono un modello per tutti gli sposi e le famiglie: si incontrarono su un ponte e si scambiarono dolci lettere d’amore.

Canonizzati nel 2015, i Santi Louis e Zelie Martin, genitori della grande Santa Teresa del Bambin Gesù e del Volto Santo, sono un esempio di santità vissuta nella vita matrimoniale e familiare, tra le difficoltà della quotidianità comuni a tutti.

Un modello quindi che sa di concretezza della vita vissuta con le fatiche che tutti incontrano, con le avversità che ogni giorno ci si ritrova ad affrontare. Proprio per questo la loro guida può essere così illuminante e raggiungere l’uomo e la donna contemporanei in modo pregnante.

Una coppia di sposi come tanti, con una caratteristica peculiare, però: una grande fede e una fiducia illimitata alla volontà e all’amore di Dio. La loro storia d’amore affascina nella sua unicità: possono essere d’ispirazione per molti e anche se hanno vissuto nel XIX secolo trasmettono la forza della loro fede nel nostro mondo di oggi potentemente.

La storia d’amore dei Santi Louis e Zelie Martin

Prima di conoscersi, Louis Martin e Zelie Guerin avevano desideri completamente diversi dalla via che poi hanno intrapreso. Entambi avevano il desiderio e l’intenzione della consacrazione religiosa. Lous voleva diventare monaco e tentò di farsi accogliere in qualche monastero, ma fu rifiutato per la sua scarsa conoscenza della lingua latina.

Anche Zelie pensava di avere la vocazione a farsi suora. E anche il suo tentativo di entrare in convento non andò a buon fine perché fu rifiutata a causa delle sue non ottimali condizioni di salute. Lui gestiva una bottega di orologeria e lei lavorava come ricamatrice di merletti.

L’amore profondo dei Santi Louis e Zelie Martin – medjugorje.it

Un giorno si incontrarono casualmente sul ponte di san Leonardo ad Alençon: era il 1858, e fu un incontro che li travolse, da cui compresero quale avrebbe dovuto essere la loro vera vocazione, quella al matrimonio. Zelie, nel vedere quest’uomo avvertì nel suo cuore una voce interiore, come se la Madonna le dicesse: “È  lui che io ho preparato per te“.

Un “colpo di fulmine” si direbbe in un linguaggio contemporaneo: certamente un’intuizione profonda unita ad una chiamata ad impegnarsi a costruire una famiglia secondo il cuore di Dio. Si sposarono tre mesi dopo, il 12 luglio poco prima dello scoccare della mezzanotte. Perciò la loro memoria liturgica cade proprio in questo giorno.

Lettere piene d’amore e una vita insieme nella fede

I due coniugi, tra cui c’erano 8 anni di differenza, in quanto Louis era nato nel 1823 e lei nel 1831, furono allietati dalla nascita di 9 figli di cui però 4 morirono in tenera età. Vissero quindi grandi gioie e grandi dolori che andavano ad affiancarsi alle difficoltà proprie della vita quotidiana, i tanti impegni di ogni giorno, le fatiche del lavoro e della gestione familiare.

Ma nel loro matrimonio c’era Dio messo al centro, con la partecipazione comune alla Santa Messa ogni mattina alle 5.30, prima di iniziare la giornata lavorativa. Alcune lettere rimaste, testimoniano l’intensità dei loro sentimenti, l’amore profondo e tenero che provavano l’uno per l’altra.

I coniugi Martin, esempio di santità nel matrimonio – medjugorje.it

Nelle lettere che hanno avuto occasione di scriversi in momenti di lontananza si evince un amore bruciante che va ben oltre il fuoco di un innamoramento superficiale, un amore che rimane e cresce con il tempo. “Non mi rallegro che di te, caro Louis” è una delle espressioni che Zelie usava, e che accompagnava a baci e abbracci.

Furono poche le occasioni in cui i due sposi dovettero viaggiare e quindi star lontani temporaneamnte, ma pure in quelle poche situazioni lei scriveva così: “ti seguo con la mente tutta la giornata. Mi dico: «Adesso starà facendo questo». Mi sembra tardi che sarò di nuovo con te, mio caro Louis: ti amo con tutto il mio cuore e sento raddoppiarsi il mio amore per la privazione che provo della tua presenza; mi sarebbe assolutamente impossibile vivere lontana da te“.

Il sentimento che si accresce nel tempo

Anche con il passare del tempo l’amore dei due sposi non si affievolisce, anzi, aumenta sempre di più e la loro unione si fa sempre più solida. Dopo 15 anni di matrimonio all’idea di vederlo dopo un breve viaggio Zelie scrive a Louis: “Ti abbraccio con tutto il mio cuore, sono così felice oggi, al pensiero di rivederti, che non riesco più a lavorare. Tua moglie, che ti ama più della sua vita”.

Lui, da uomo, era più scarno nelle esternazioni d’amore, ma aveva a cuore il suo bene e quello della loro famiglia. Durante un viaggio di lavoro le scrisse: “Inutile dirti che la tua lettera mi ha dato grande piacere, anche se vedo che ti affatichi troppo. Ti raccomando quindi la calma e la moderazione, soprattutto nel lavoro. Ho alcuni ordini della Compagnie Lyonnaise: come ti ho già detto, non preoccuparti, con l’aiuto di Dio ci faremo una bella casetta“.

Leggere queste parole è una testimonianza viva di come l’amore coniugale vissuto cristianamente sia gioia piena, tutto il contrario di quello che fa credere la mentalità del mondo. Che i santi coniugi Martin possano ispirare anche le coppie contemporanee a sperimentare un matrimonio vissuto in pienezza con la grazia di Cristo.

Published by
Romana Cordova