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I simboli di Papa Leone XIV: dallo stemma alla croce pettorale, cosa rivelano di lui

È ufficiale lo stemma papale di Leone XIV, che insieme al suo motto rivela molto della sua spiritualità e del suo stile. Così come l’importante croce pettorale in cui sono incastonate reliquie di santi.

Leone XIV è papa ancora solo da pochi giorni e via via lo stiamo conoscendo sempre un  po’ di più anche attraverso i simboli che lo rappresentano. La personalità di un pontefice e lo stile che imprime al suo pontificato si possono dedurra in qualche modo anche dai segni visibili espressi in elementi come lo stemma pontificio, il motto ed altri come la scelta della croce pettorale da indossare.

Proprio in questi giorni è stato ufficializzato lo stemma pontificio di Leone XIV. Riprende in tutto quello che era il suo stemma cardinalizio, a cui si aggiungono sono alcuni altri dettagli relativi al suo nuovo status. Anche il motto rimane, come è abituale per tutti i pontefici, quello che il papa usava anche precedentemente, da cardinale.

Per conoscere meglio Robert Francis Prevost, c’è anche un altro oggetto particolarmente interessante da analizzare: la croce pettorale che ha indossato al momento della presentazione ai fedeli dalla Loggia della Basilica di San Pietro poco dopo l’elezione.

Papa Leone XIV e i suoi simboli: cosa comprendiamo di lui?

Al momento della sua comparsa dopo l’annuncio dell’ “Habemus papam” ciò che ha destato l’attenzione di molti è stato il modo in cui ha scelto di presentarsi. Leone XIV ha voluto indossare sopra l’abito bianco papale anche la mozzetta rossa e la stola pontificale con cui ha impartito la sua prima benedizione da Papa, attraverso la quale è stato possibile ottenere l’indulgenza plenaria.

La croce pettorale di Leone XIV con le reliquie dei santi – medjugorje.it

Ha ripreso, dunque, la consuetudine dei suoi predecessori fino a Benedetto XVI, interrotta da papa Francesco, che aveva fatto una scelta diversa, di indossare quelli che sono segni della tradizione, sì, ma soprattutto importanti per rimandare anche visivamente al grande e importante ruolo di cui è investito il pontefice, Vicario di Cristo in terra.

Molti hanno notato che indossava una croce d’oro molto particolare. Si tratta della sua croce pettorale da cardinale, donatagli dal Postulatore Generale dell’Ordine di Sant’Agostino, P. Josef Sciberras O.S.A, quando il 30 settembre 2023è stato creato cardinale.

Non è solo una bella croce d’oro, ma un oggetto molto speciale: infatti in essa sono incastonate delle reliquie. Al centro ci sono frammenti di ossa di Sant’Agostino e ai lati reliquie di Santa Monica, la madre del grande santo del cui ordine Prevost appartiene. Ci sono poi le reliquie di altri due santi agostiniani: San Tommaso da Villanova e il martire Beato Anselmo Polanco.

Non è certamente solo un ornamento, ma un oggetto di devozione dal forte carattere spirituale. Indica ovviamente l’appartenenza all’ordine agostiniano, e ci fa comprendere come questa specifica spiritualità già segna e segnerà in modo pregnante il pontificato di Leone XIV. Con l’uso di questa croce si evidenzia la fiducia nella comunione dei Santi, elemento preziosissimo della vita cristiana.

Lo stemma pontificio e il motto di Leone XIV

Il disegno araldico che rappresenta lo stemma pontificio di papa Leone XIV si suddivide in due parti. A sinistra presenta un giglio su sfondo blu. Il rimando è alla Beata Vergine Maria, per il colore. Al tempo stesso anche la scelta del fiore simboleggia la purezza della Madonna, ed il fiore a tre petali fa storicamente riferimento anche alla Santissima Trinità.

Lo stemma pontificio di Leone XIV e il suo significato – medjugorje.it

Sul lato destro dell0immagine è raffigurato un cuore trafitto e fiammeggiante appoggiato su un libro chiuso. In questo caso lo sfondo è chiaro. Il rimando è al mistero del sacrificio redentivo di Cristo, e quindi al suo Sacro Cuore trafitto per amore dell’umanità, ma anche alla Parola di Dio, rappresentata dal libro chiuso. Ma si intravede anche il  riferimento  all’Ordine agostiniano: Sant’Agostino, infatti, aveva descritto il suo incontro con la Parola di Dio con l’espressione “Vulnerasti cor meum verbo tuo”  (“Mi hai trafitto il cuore con la tua Parola“).

Al di sotto dello scudo in cui è racchiusa l’immagine si trova un cartiglio in cui è inscritto il motto episcopale di Roberto Francis Prevost. Anche in questo caso è una frase cara alla spiritualità agostiniana: “In illo uno unum” (“In un solo Cristo siamo uno“). La frase è tratta dal commento di Sant’Agostino al Salmo 127.

Anche il motto, perciò, riflette le radici di papa Leone e il suo profondo legame all’ordine agostiniano e dimostra anche che il suo impegno per l’unità nella Chiesa sarà certamente messo in cima alle priorità.

Published by
Romana Cordova