Tra le virtù, c’è quella della pietà. Ma come svilupparla in noi, come farla entrare a far parte della nostra quotidianità?
La pietà è una virtù che proviene da una costola di quella della giustizia. In molte parti della Scrittura, essa è menzionata, nonché lodata, poiché ritenuta «utile a tutto». Attualmente, si tratta di un termine identificato con compassione. Ma è interessante indagare più approfonditamente nella tradizione cristiana per comprenderne a pieno il senso.
La pietà cristiana si traduce in un affetto e in una potente forma di rispetto nei confronti di Dio, che il fedele riconosce in quanto Padre. È inoltre ritenuto uno dei Sette Doni dello Spirito Santo, che aiuta il credente ad andare avanti, nel proprio percorso di vita, affidandosi a Dio completamente, pregando, prendendo parte ai sacramenti e mettendo in pratica anche la virtù della carità.
La pietà, a livello etico e sociale, si traduce in concretezza, quell’azione che porta a prestare soccorso ai bisognosi, offrire il perdono, portare consolazione e godere della gioia di condividere.
Pietà cristiana: perché non basta alimentare l’emozione ma agire in modo concreto
Noi esseri umani siamo fragili, e molto spesso restiamo affascinati dalle virtù, ma da lì a metterle in pratica, come si suol dire, “c’è di mezzo il mare”.

Eppure Dio ci offre molte occasioni per esercitare le nostre virtù, frutto di un allenamento del cuore e della volontà, nonché di preghiera e affidamento a Dio. Ma come sviluppare la virtù della pietà?
Gli esperti consigliano di pregare ogni giorno, perché rafforza il rapporto con Dio, e consente di instaurare un legame profondo, proprio come accadrebbe tra Padre e figlio. La meditazione delle Sacre Scritture è un ulteriore aiuto, nel rendere più forte il rapporto con l’Altissimo.
Accostarsi ai sacramenti, soprattutto a Eucaristia e Confessione, aiuta a fare in modo che il cuore si liberi dai peccati e dalle oppressioni, per diventare più puro. Una persona che esercita la virtù della pietà è paziente, compie opere di misericordia, a livello fisico e spirituale. Un esempio? C’è chi visita i malati, offre il perdono laddove riceve offese, consola coloro che soffrono.
Colui che ha pietà agisce, dunque, in modo concreto. Per sviluppare la pietà è bene essere grati (realmente), per i doni che Dio ci ha dato, e imparare a vedere Dio nei nostri vissuti, anche quelli più spinosi. E infine, sull’esempio dei santi e di Maria, imparare a vivere la pietà in famiglia, sul luogo di lavoro e in ogni singolo giorno della nostra esistenza.