Il mio amico Papa: la testimonianza di padre Giuseppe

Il priore Giuseppe Pagano esprime entusiasmo per l'amicizia con il nuovo pontefice e sottolinea le sue qualità: umiltà, equilibrio e passione per sport. Celebrazioni in arrivo. Il priore Giuseppe Pagano esprime entusiasmo per l'amicizia con il nuovo pontefice e sottolinea le sue qualità: umiltà, equilibrio e passione per sport. Celebrazioni in arrivo.
Papa Leone XIV e padre Giuseppe Pagano
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Elezione del cardinale Prevost a Papa Leone XIV: un momento di gioia al convento degli Agostiniani a Firenze.

Il priore Giuseppe Pagano esprime entusiasmo per l’amicizia con il nuovo pontefice e sottolinea le sue qualità: umiltà, equilibrio e passione per sport. Celebrazioni in arrivo.

È una storia che trascende il semplice legame di amicizia, rappresentando una testimonianza di come la fede e l’affetto possano intrecciarsi in modi sorprendenti. Protagonisti di questa narrazione sono Robert Francis Prevost, ora noto come Papa Leone XIV, e padre Giuseppe Pagano, un frate agostiniano che ha condiviso con lui un percorso spirituale e umano significativo. La notizia della sua elezione a Pontefice ha suscitato un entusiasmo travolgente tra i confratelli del convento degli Agostiniani di Santo Spirito a Firenze, dove l’amicizia tra i due è stata forgiata in anni di studi e di vita religiosa.

Un incontro che ha cambiato tutto

La vita di Bob, come lo chiama affettuosamente padre Pagano, ha avuto inizio nel collegio Santa Monica di Roma, un luogo che ha accolto molti giovani frati dell’Ordine di Sant’Agostino. Qui, nel 1983, i due si sono incontrati per la prima volta. “Io avevo 23 anni, lui 28. Entrambi eravamo determinati a seguire il nostro cammino nella fede”, ricorda padre Pagano con un sorriso nostalgico. La loro amicizia è cresciuta nel tempo, fondata su una condivisione di ideali e valori, ma anche su momenti di leggerezza e convivialità.

L’elezione di Leone XIV rappresenta un momento storico per la Chiesa cattolica: è il primo agostiniano a ricoprire il ruolo di Pontefice. Questo evento ha colto molti di sorpresa, ma non padre Pagano. “Quando ho visto la fumata bianca, ho sentito una forte intuizione che il suo nome sarebbe emerso. È una sensazione difficile da spiegare, ma avevo una speranza profonda”, confida. Subito dopo l’elezione, ha inviato un messaggio di auguri a Bob, sapendo che tra i migliaia di messaggi ricevuti, il suo sarebbe stato un segno di affetto e sostegno.

Le qualità di un Papa speciale

Papa Leone XIV è descritto da padre Pagano come una persona di grande umanità. “È una forza della natura, con una passione per gli sport. È un grande tifoso della Roma”, racconta, ricordando una conversazione recente in cui il Papa ha scherzato sulla vittoria della sua squadra, definendola “il primo miracolo di Francesco dopo la morte”. Questa leggerezza caratterizza il suo approccio alla vita e alla sua missione, rendendolo accessibile e vicino alla gente.

Ma cosa rende Leone XIV un Papa speciale? “Tre qualità spiccano: umiltà, equilibrio e gioia nel vivere le cose semplici“, afferma padre Pagano. L’umiltà è una virtù fondamentale nella tradizione cristiana, e Papa Leone XIV sembra incarnarla perfettamente. La sua capacità di ascoltare e comprendere le diverse sfaccettature della vita umana, che si tratti dei più poveri o dei più abbienti, è un dono raro. “Sa parlare con i ricchi e stare con i poveri”, continua il priore, sottolineando come questa abilità possa rivelarsi fondamentale nel suo nuovo ruolo.

In un mondo sempre più complesso e interconnesso, Papa Leone XIV si presenta come un cosmopolita, un uomo che ha vissuto e lavorato su quattro continenti. Questa esperienza internazionale gli conferisce una visione globale e una capacità di affrontare le sfide geopolitiche con saggezza e discernimento. “Sarà americano quando sarà utile, ma ha anche una profonda comprensione delle culture e delle tradizioni che ha incontrato lungo il suo cammino”, spiega padre Pagano, evidenziando l’importanza della sua formazione missionaria.

"Io avevo 23 anni, lui 28. Entrambi eravamo determinati a seguire il nostro cammino nella fede", ricorda padre Pagano con un sorriso nostalgico.
padre Giuseppe Pagano

La Chiesa cattolica e il futuro

La Chiesa cattolica si trova in un periodo di grandi cambiamenti e sfide, e la leadership di Papa Leone XIV potrebbe rappresentare un ponte tra la continuità e l’innovazione. “Ci sarà continuità con Papa Francesco, ma anche una volontà di andare avanti con nuove prospettive”, prevede padre Pagano. In un momento in cui la Chiesa si confronta con questioni sociali, etiche e morali, la figura di Leone XIV potrebbe essere proprio ciò di cui ha bisogno per navigare nel futuro.

A Firenze, la gioia per l’elezione di Papa Leone XIV è palpabile. La comunità agostiniana si prepara a festeggiare, anche se padre Pagano ammette di non aver ancora pianificato un evento ufficiale. “Forse ci sarà una messa domenica”, dice, mentre riflette sull’importanza di questo momento storico. “Ma, onestamente, non mi rendo ancora conto di cosa sia successo”. Questo entusiasmo è condiviso da molti, poiché la comunità si unisce in preghiera per il nuovo Papa, riconoscendo il grande compito che lo attende.

 

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