La nomina di padre Francesco Ielpo a nuovo Custode di Terra Santa rappresenta un evento di grande rilievo nella vita della Chiesa cattolica e dell’Ordine francescano dei Frati Minori.
Dopo un periodo di sospensione dovuto al lutto per la scomparsa di Papa Francesco, la conferma ufficiale della sua elezione da parte del Ministro Generale dell’Ordine e del suo Definitorio sancisce un passaggio fondamentale nel servizio spirituale e pastorale nei luoghi sacri, custodi della memoria cristiana.
Una missione delicata e carica di responsabilità
Padre Francesco Ielpo, nato a Lauria (Potenza) il 18 maggio 1970, ha consacrato la sua vita al servizio di Dio con la professione perpetua nel 1998 e l’ordinazione sacerdotale nel 2000. La sua formazione e la sua esperienza pastorale sono profondamente radicate nell’impegno educativo e comunitario: insegnante per sedici anni, rettore dell’Istituto Franciscanum Luzzago a Brescia, e membro di rilievo nel Consiglio nazionale della Fidae, organismo che promuove l’educazione cattolica in Italia.
La sua lunga esperienza come parroco nella parrocchia di Sant’Antonio di Padova a Varese e il ruolo di Commissario di Terra Santa per la Lombardia e poi per la Provincia del Nord Italia testimoniano la sua dedizione al sostegno delle comunità cristiane e alla promozione della custodia dei luoghi santi. Dal 2022, inoltre, guida la Fondazione Terra Santa come Presidente, un impegno che sposa perfettamente la missione riconosciuta dalla Chiesa: preservare i luoghi della nascita, della passione e della risurrezione di Cristo.
La figura del Custode di Terra Santa non è solo un incarico amministrativo, ma un ministero spirituale che intreccia fede, cultura e dialogo interreligioso. Il ruolo di guardiano del Monte Sion e di tutti i luoghi sacri è un servizio che si fonda sul principio cristiano della custodia della memoria viva di Cristo, come ricordato nel Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 1345), che invita i fedeli a “custodire con rispetto e amore la tradizione apostolica”.

Curiosità e impegno nella tradizione francescana
Padre Ielpo ha sottolineato, ringraziando per la nomina, di essere consapevole della “gravità del momento” che la storia odierna impone alla Terra Santa, teatro di tensioni sociali e politiche. In questo contesto, ha espresso la sua fiducia totale in Dio, nel sostegno del suo Ordine e nella collaborazione fraterna con i confratelli, affinché la luce del Vangelo possa continuare a brillare nei luoghi santi.
Un aspetto interessante della custodia francescana è la sua continuità storica: sin dal 1342, con la bolla papale “Gratiam agimus”, i frati minori sono stati incaricati di tutelare i luoghi sacri, una missione che si protrae ininterrottamente da quasi sette secoli. Questo servizio è un segno tangibile della presenza viva della Chiesa cattolica nei luoghi dove il Redentore ha camminato, ha insegnato e ha donato la sua vita.
Padre Ielpo, nel suo percorso, ha sempre incarnato i valori del Vangelo e dello spirito francescano, che invitano alla povertà evangelica, alla pace e alla fraternità, diventando così un punto di riferimento per i pellegrini e i fedeli che visitano la Terra Santa. La sua nomina rinnova l’impegno della Chiesa a custodire con amore e responsabilità i tesori spirituali e culturali del cristianesimo, in un momento in cui la testimonianza cristiana è più necessaria che mai.