Il problema dell’essere cristiani, sempre e in ogni luogo

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Siamo sempre dei cristiani come ci chiede Gesù? - www.medjugorje.it
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Ci domandiamo sempre se sia giusto avere uno stesso “comportamento di fede” sul nostro luogo di lavoro, in casa e in altri luoghi che frequentiamo.

La maggior parte delle volte sbagliamo, perché siamo un’immagine di noi diversa, soprattutto per quel che riguarda la fede, separando così il nostro essere cristiani dal nostro vivere e dalle nostre azioni.

È giusto fare così o è una delle azioni più sbagliate che potessimo compiere? Diamo uno sguardo d’insieme per capire meglio.

Essere cristiani: ma lo siamo come si deve?

È giusto non dirsi cristiani o non professare (anche solo nel comportamento e delle azioni di tutti i giorni) quando si è in un contesto diverso rispetto a quello della parrocchia che si frequenta? Quasi come se avessimo vergogna di ciò che facciamo, di ciò che professiamo quando siamo insieme agli altri. Ma perché agire in questo modo?

Separare la propria vita cristiana da quella di tutti i giorni, dal lavoro, dagli amici, dalla famiglia no è sempre il modo corretto: arriviamo al punto che la fede che professiamo è visibile solo in chiesa. La cosa essenziale da fare è iniziare ad esser onesti con noi stessi è a comprendere veramente se, essere cristiani, ci fa felici oppure no.

Il nostro linguaggio cambia e si adatta all’ambiente circostante, anche se non è il più appropriato e, spesso, ci imbarazza che la gente sappia che siamo cattolici e preferiamo, addirittura, non rivelarlo. Ce ne usciamo sempre con la classica frase: “Lo fanno tutti”, ma questo è sbagliato. Ciascuno di noi è diverso ed ha una propria testa pensante, perché doverci omologare alla massa?

Pensiamo di essere dei buoni amici perché sappiamo che i tuoi compagni sono coinvolti in attività illegali o sono infedeli al coniuge, e lo nascondiamo bene. Ma non è questo il modo giusto di comportarci.

Cristo ci vuole integri

Ci sarebbe una lunga lista di comportamenti che non sono adeguati al nostro dirci o essere cristiani e c’è una cosa che spesso ci dimentichiamo: Cristo ci vuole integri e se dividiamo il nostro modo di essere in base alle nostre sfaccettature, non saremo mai cristiani nella nostra interezza.

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Non sempre il nostro comportamento ci identifica – www.medjugorje.it

Tutto ciò, ovviamente, richiede un impegno costante e quotidiano che non possiamo affrontare da soli: anche in questo caso, Cristo ci viene in aiuto e in soccorso, attraverso la preghiera, la confessione e anche l’Eucarestia. tutto questo ci dà una grande forza di volontà per stare lontano da ciò che danneggia la salute spirituale.

A spiegarci bene come procedere è San Giacomo Apostolo: “Perciò, deposta ogni impurità e ogni male, accogliete con umiltà la parola seminata in voi e che può salvarvi. Non ascoltate soltanto la parola, illudendo voi stessi, ma fate ciò che essa dice”. Non è qualcosa di facile o di immediato: ci vuole tempo e costanza.

Ma se lo vogliamo realmente, nulla è impossibile con l’aiuto di Dio.