Il ricordo di suor Dorothy Stang: vent’anni dall’assassinio che ha scosso il Mondo

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Il ricordo di suor Dorothy Stang: vent'anni dall'assassinio che ha scosso il Mondo (venere50.it)
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12 febbraio 2005: una data tragica nella storia della lotta per i diritti umani segnata dall’assassinio di suor Dorothy Stang.

Questa missionaria statunitense, che ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti dei contadini e alla preservazione dell’Amazzonia, venne uccisa da un sicario mentre si recava verso un nuovo insediamento nella regione di Anapú. A 73 anni, con la Bibbia in mano, suor Dorothy divenne un simbolo della lotta contro la corruzione e la violenza che affliggono ancora oggi la regione.

Suor Dorothy Stang è ricordata per il suo instancabile impegno nei confronti delle popolazioni indigene e dei piccoli agricoltori, i quali spesso si trovano in conflitto con potenti interessi economici legati alla deforestazione e all’agricoltura intensiva. Originaria di Dayton, Ohio, arrivò in Brasile nel 1966 con l’obiettivo di promuovere un’agricoltura sostenibile e migliorare le condizioni di vita dei contadini. La sua missione si sviluppò in un contesto difficile, segnato da una dittatura militare che favoriva l’accaparramento delle terre da parte di grandi proprietari terrieri.

L’impegno di suor Dorothy

Durante i suoi primi anni in Brasile, suor Dorothy avviò una campagna per i contadini senza terra, affrontando le sfide di una società in cui il governo ignorava le necessità dei più vulnerabili. La sua consorella, Kátia Webster, ricorda come Dorothy vivesse a stretto contatto con le famiglie povere, condividendo i loro sogni e le loro speranze. La missione nel villaggio di Anapú si intensificò quando, nel 1982, si stabilì definitivamente nella comunità. Qui, suor Dorothy lavorò instancabilmente per ottenere diritti fondamentali come:

  1. Accesso a scuole
  2. Assistenza sanitaria
  3. Terreno da coltivare

La situazione divenne sempre più tesa quando i piccoli agricoltori, sostenuti da suor Dorothy, iniziarono a rivendicare i loro diritti. I grandi proprietari terrieri, supportati da una rete di corruzione e violenza, reagirono in modo brutale. Nonostante i pericoli, suor Dorothy non si arrese e continuò a ispirare le comunità locali a opporsi all’ingiustizia.

La tragica fine e l’eredità di suor Dorothy

Nel 2004, un importante traguardo fu raggiunto quando l’area di Anapú fu dichiarata riserva naturale. Tuttavia, questa vittoria accese ulteriormente le tensioni con i latifondisti. “I grandi proprietari terrieri non sanno perdere”, affermò Kátia Webster, evidenziando la violenza e la spietatezza della loro reazione. Il 12 febbraio 2005, suor Dorothy fu brutalmente assassinata. Prima di essere uccisa, si racconta che avesse letto ai suoi assassini alcune delle parole più significative della Bibbia, dimostrando il suo impegno per la giustizia e la pace.

La reazione della comunità fu immediata e toccante. Durante il funerale, molti affermarono: “Non stiamo seppellendo Dorothy, la stiamo piantando”. Questa frase simboleggiava non solo il lutto per la sua perdita, ma anche la speranza che il suo lavoro continuasse a vivere attraverso le persone che aveva ispirato. Vent’anni dopo la sua morte, il seme piantato da suor Dorothy ha germogliato, dando vita a nuovi insediamenti e comunità che continuano a combattere per il diritto alla terra e alla vita in armonia con la natura.

Dorothy Stang
Il luogo del Martirio di suor Dorothy Stang (www.rivistamissioniconsolata.it)

La lotta continua

Tuttavia, la lotta per i diritti dei contadini e la protezione della foresta amazzonica non è ancora finita. Dopo l’assassinio di suor Dorothy, Anapú ha visto un aumento della violenza, con altre 19 persone uccise per motivi legati alla terra. Gli assassini di suor Dorothy e i loro complici furono condannati, ma rilasciati dopo breve tempo, evidenziando un sistema di giustizia spesso inefficace e corrotto. La memoria di suor Dorothy vive nel cuore della gente, e la sua eredità continua ad essere un faro di speranza per chi lotta contro l’ingiustizia.

Le parole di suor Dorothy, che esprimevano un amore profondo per la natura e per le persone, continuano a risuonare nella comunità: “Proteggere la natura, connettersi con tutte le creature”. Questi principi di vita e di giustizia sociale sono più attuali che mai, specialmente in un’epoca in cui il cambiamento climatico e la deforestazione minacciano non solo l’Amazzonia, ma il futuro del pianeta intero. La sua storia è un richiamo a non dimenticare il sacrificio di coloro che lottano per un mondo più giusto e sostenibile, e a continuare a seminare speranza e giustizia per le generazioni future.

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