Il brano del Vangelo di oggi ci conduce direttamente a quello che il cuore della relazione d’amore tra Dio e l’uomo.
Gesù svela che l’amore autentico per Lui si esprime nell’obbedienza ai Suoi comandamenti. In cambio, promette la comunione con il Padre e con lo Spirito Santo, che guiderà i discepoli nella verità.
È una rivelazione intima e profonda che mostra come la Trinità agisca nella vita del credente. Meditare queste parole significa riscoprire l’essenza della vita cristiana: vivere secondo la Parola, sotto la guida dello Spirito, per diventare dimora di Dio nel mondo.
Dal Vangelo secondo Giovanni 14,21-26
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui». Gli disse Giuda, non l’Iscariòta: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?». Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

La riflessione sul Vangelo di oggi
Gesù dichiara con chiarezza: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama». L’amore verso Dio, quindi, non è fatto di sole emozioni o parole, ma si manifesta concretamente nell’osservanza della sua volontà. Questo è perfettamente in linea con quanto insegna la Chiesa: «Credere in Gesù Cristo e in Colui che lo ha mandato per la nostra salvezza è necessario per ottenere questa salvezza» (CCC, n. 161). L’amore vero si esprime nella fedeltà.
Cristo promette che «noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui». È una delle più belle promesse evangeliche: Dio abita nel cuore di chi Lo ama. Questo ci richiama al mistero della Santissima Trinità, che non rimane distante ma desidera comunione con l’uomo. Come afferma san Paolo: «Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?» (1 Cor 3,16).
Gesù poi annuncia il dono dello Spirito Santo, il Paraclito, che guiderà i discepoli nella comprensione piena della Sua Parola. Il Catechismo insegna: «Lo Spirito Santo prepara gli uomini, li previene con la sua grazia, per attirarli a Cristo» (CCC 737). È lo Spirito che rende possibile amare come Cristo e vivere secondo la Sua Parola.
Infine, Giuda (non l’Iscariota) chiede perché Gesù si manifesti solo a loro. La risposta di Gesù è chiara: solo chi ama e ascolta può davvero vedere e conoscere. L’amore prepara il cuore alla rivelazione di Dio. Chi ama, accoglie; chi accoglie, diventa dimora di Dio.