Preghiere

Il Vangelo di oggi 26 Marzo: “Vivi la Legge con cuore puro”

Il compimento, per Gesù, non è una mera osservanza esteriore della Legge, ma vivere i comandamenti con il cuore.

Non basta non uccidere, ma non ferire i fratelli con le parole; non basta non adulterare, ma vivere un amore autentico e puro. Gesù ci invita a superare la religiosità formale e ad abbracciare un amore che va oltre la lettera, come Lui ha fatto donandoci la Sua vita sulla croce e amandoci senza limiti (Lc 23,34).

Dal Vangelo secondo Matteo 5,17-19

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

Il Commento al Vangelo del 26 Marzo

La riflessione sul Vangelo di oggi

Questo breve brano tratto dal Vangelo di Matteo può essere suddiviso parti. Nella prima Gesù afferma chiaramente che non è venuto per abolire la Legge o i Profeti, ma per portarli a compimento. Questa dichiarazione è fondamentale per comprendere la relazione tra il Vecchio e il Nuovo Testamento. Gesù non intende eliminare la Legge mosaica, ma portarla alla sua pienezza, realizzandola in maniera perfetta attraverso la Sua persona e le Sue opere. Come sottolinea il Catechismo della Chiesa Cattolica, «Gesù non è venuto per abolire la Legge, ma per darle il suo compimento» (CCC 581). La Legge, nella sua totalità, trova la sua realizzazione in Cristo, che la vive e la insegna in modo perfetto.

La Legge di Dio, che inizia con i comandamenti dati a Mosè, non perde la sua validità. Piuttosto essa, con la venuta di Cristo, è interpretata nel suo pieno significato, e non sminuita. Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo non elimina il valore della Legge ma la approfondisce rendendola tangibile ed alla portata di tutti.

La seconda parte del brano invita a un impegno concreto: chi trasgredisce i precetti e insegna agli altri a fare lo stesso, sarà “minimo” nel regno dei cieli, mentre chi li osserva e li insegna, sarà “grande” nel regno dei cieli. La salvezza non è solo una questione di osservanza formale, ma di cuore. La Legge va vissuta con sincerità e profondità, non solo come un insieme di regole, ma come un cammino di amore verso Dio e verso il prossimo. Gesù ci invita a vivere la Legge con cuore puro, insegnando agli altri a fare lo stesso, affinché possiamo essere “grandi” nel regno dei cieli, come esempio di fede e giustizia

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Cristiano Sabatini