Il difensore del Barcellona, Ronald Araujo, ha chiesto un permesso ai blaugrana per recarsi in Israele: i motivi del viaggio spirituale.
La fede è fondamentale per riuscire a ritrovare pace, serenità e fiducia anche nei momenti più bui. Lo sanno bene anche gli sportivi: in tanti si affidano spesso alla preghiera per riuscire sempre a dare il meglio di sé, in campo e fuori, ed essere sempre guidati dalla luce di Cristo. Tra i calciatori in molti hanno rivelato anche pubblicamente la propria profonda fede: Edinson Cavani, Ricardo Kakà, Nicola Legrottaglie e Karim Benzema sono solo alcuni dei nomi più noti, ma sono davvero tanti gli atleti che scelgono la via della preghiera per superare ostacoli e avversità.
Proprio in questi giorni ha deciso di fare altrettanto Ronald Araujo, difensore uruguaiano del Barcellona e della ‘Celeste’, spesso preso di mira negli ultimi tempi per delle prestazioni al di sotto dei suoi standard. L’espulsione rimediata nel match di Champions League contro il Chelsea è stata la goccia: dallo scorso 25 novembre Araujo, travolto dalle numerosissime critiche dei tifosi per aver lasciato in dieci i blaugrana (poi sconfitti 3-0 dai Blues), non è più sceso in campo.
Araujo: il viaggio spirituale in Israele per tornare più forte di prima
Il giocatore, scosso da quanto accaduto a Londra e dagli attacchi ricevuti nei giorni successivi, ha deciso di chiedere un periodo di aspettativa al Barcellona per riprendersi dallo stress che stava vivendo. In Spagna i media hanno parlato di forti attacchi d’ansia che hanno spinto Araujo a lasciare la Catalogna per recarsi a Tel Aviv, in Israele: l’obiettivo è svolgere un viaggio religioso e culturale tra i luoghi sacri, così da ritrovare la giusta serenità attraverso la fede.
Immerso nella culla della cristianità il difensore uruguaiano cercherà conforto nella spiritualità religiosa. Araujo è infatti un calciatore che non ha mai nascosto la propria grande fede: ogni volta che ha avuto bisogno di superare dei problemi si è affidato sempre alla religione, trovando la forza per rimettersi in piedi e ripartire.
Quello del difensore del Barcellona è un vero e proprio insegnamento, senza dubbio molto prezioso: quando tutto sembra andare per il verso storto c’è sempre Gesù pronto a tenderci la mano e darci forza. L’auspicio di tutti gli sportivi è che il viaggio nei luoghi della cristianità consenta ad Araujo di ritrovare pienamente sé stesso.