Imitare i Santi va bene, ma senza esagerare: ecco perché

Santi Pietro e Paolo Santi Pietro e Paolo
Imitare i Santi va bene, ma senza esagerare: ecco perché - Medjugorje.it (Screen YouTube)
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L’imitazione di tutto ciò che hanno fatto i Santi nelle loro vite è un errore: Dio chiama ognuno alla Santità in maniera diversa.

I fedeli cristiani sono ovviamente molto affascinati dalle vite dei santi. Molti di essi hanno infatti avuto esistenze straordinarie: anche per questo la lettura dei loro scritti spirituali può spingere a pensare di dover imitare ogni aspetto della loro esistenza, così da poter acquisire la loro stessa santità.

Fare le loro stesse rinunce, ad esempio, o magari compiere gli stessi digiuni, darsi alla povertà volontaria, dedicare tante ore alla preghiera e molto altro ancora. Eppure la strada giusta non è l’imitazione: Dio chiama ogni persona alla santità in un modo unico, rispettoso della natura di ognuno e ovviamente della vocazione.

Nella sua opera ‘Santa Sapienza’, il Venerabile Agostino Baker, monaco benedettino del XVII secolo, offre preziosi consigli su come leggere i libri spirituali: “Ciò che si pensa di capire non dovrebbe essere messo in pratica troppo in fretta secondo il proprio giudizio. Bisogna osservare la propria mente e la guida interiore di Dio, altrimenti la lettura può fare più male che bene“.

Imitare i santi, serve attenzione: i consigli di Agostino Baker

Tanto per fare un esempio, se un santo ha compiuto mortificazioni corporali per avvicinarsi a Dio il lettore non deve cercare di imitarlo in maniera indiscriminata. “Di tutti gli errori, il più grande e pericoloso è l’imitazione sconsiderata delle pratiche straordinarie dei santi, specialmente le mortificazioni corporali (digiuni, veglie, discipline, ecc.) che Dio li ha ispirati a compiere solo per se stessi“, le parole di Agostino Baker.

Santi Cosma e Damiano
Imitare i santi, serve attenzione: i consigli di Agostino Baker – Medjugorje.it (Canva)

I santi avevano una propria esperienza interiore e le loro pratiche erano adattate alla loro mente e alla loro vita. La riproduzione può scoraggiare e portare anche al completo abbandono della vita spirituale. Pertanto trarre ispirazione dalle vite dei santi è assolutamente legittimo, ma sempre tenendo conto della propria vocazione e della chiamata che il Signore fa per ogni persona.

Il vero frutto che dovremmo trarre dalla lettura di queste pratiche eroiche è ammirare le vie di Dio nella condotta dei suoi santi e umiliarci, vedendo quanto siamo lontani da loro in virtù – aggiunge Agostino Baker – Ma dovremmo imitarli solo se Dio ci chiama chiaramente a ciò, se una grazia particolare ci dispone a ciò, e anche in quel caso, con la guida di un prudente direttore spirituale“.