L’attore Jonathan Roumie, noto per il ruolo di Gesù Cristo nella serie The Chosen, ha dato ancora una volta testimonianza di fede
The Chosen è una serie che ha avuto un grandissimo successo in tutto il mondo, conquistando il cuore di milioni di telespettatori. Un racconto della vita di Gesù che tocca l’anima e fa commuovere. Durante una processione eucaristica tenutasi a New York e organizzata dal Napa Institute, lo scorso 14 ottobre 2025, Jonathan Roumie si è trovato a citare un’espressione detta da San Carlo Acutis.
Acutis aveva avuto tutta una serie di intuizioni importanti sull’Eucaristia, e una di queste è stata:«L’Eucaristia è la mia autostrada per il cielo». Il giovane da poco canonizzato aveva pronunciato queste parole prima di fare la Prima Comunione un anno prima del consueto.
Ebbene, Roumie, dando testimonianza di fede all’evento tenutosi a New York, ha ripreso la frase di Acutis per spiegare come si sente a livello spirituale e quali sono le sue convinzioni in merito all’importanza dei sacramenti.
L’Eucaristia, come sappiamo, è di una centralità essenziale, rilevante, nella vita di un fedele cattolico. Si tratta della comunione profonda che si instaura con Nostro Signore Gesù Cristo. Gesù è realmente presente in questo sacramento, e riceviamo il suo corpo e il suo sangue.
Jonathan Roumie testimonia la sua fede e spiega l’importanza dell’Eucaristia
Durante l’evento newyorkese, Roumie ha parlato a cuore aperto della sua fede e citando Acutis, ha voluto aggiungere il suo modo di percepire l’Eucaristia.

Nello specifico, l’attore ha sottolineato:«Da newyorkese nato e cresciuto, vorrei aggiungere un sentimento simile: l’Eucaristia è il mio treno espresso per il paradiso. Probabilmente il treno “3”, per ovvi motivi, a meno che non sia il fine settimana, nel qual caso, a causa delle chiusure, probabilmente dovrete prendere il “2”, o, peggio ancora, dovrete fare la spola fino a Grand Central e poi magari prendere il “4” o il “5”. E sappiamo tutti come va a finire».
Roumie spiega anche quanto conti, per un cristiano, essere in comunione con Gesù, soprattutto nelle piccole cose. Come? Essendo «al servizio di chiunque incontriate» e portando «con voi la gioia di Cristo mentre lo servite. Perché i piccoli gesti? Qual è l’importanza delle cose più piccole? Non dovrei fare qualcosa di gigantesco? Non dovrei andare in televisione e interpretare Gesù? No, non dovreste. Fidatevi, non ve lo consiglio. È una grazia e un dono, certo, ma non è obbligatorio».
L’attore ha anche chiarito che nella sesta stagione di The Chosen si è affidato a due importanti sacramenti, ossia confessione e comunione, per interpretare al meglio Gesù e vivere la fede. Grazie all’Eucaristia Cristo ha preso il sopravvento e plasmato «ulteriormente la mia anima affinché riflettesse di più Lui dentro di me. È Cristo la cui luce risplende in questa tavolozza, vaso di pelle e ossa».