La Chiesa italiana ha scelto una linea di inclusività rispetto a una serie di temi, tra cui LGBT, divorziati, disarmo. I punti principali del Sinodo
Lo scorso 25 ottobre 2025 si è tenuta la terza assemblea sinodale e la Chiesa cattolica italiana, dopo un percorso cominciato nel 2021, ha approvato con una forte maggioranza, ossia 781 sì e 28 no, un documento finale del Sinodo.
Stiamo parlando di un testo in cui sono presenti 75 proposte per fare in modo che la Chiesa si rinnovi e sia più vicina alla gente, e alle sfide del mondo odierno. Il voto si è svolto in segreto e digitalmente, con 900 delegati presenti all’appello.
Tra i punti più discussi da progressisti e conservatori c’è stato quello dell’accoglienza di omosessuali e transgender, nonché divorziati che hanno contratto nuove nozze, conviventi, unioni civili. Nel documento votato dall’assemblea, si invitano le parrocchie a non essere discriminanti nei confronti di queste persone ma seguirle nel loro percorso di fede.
«Una volta che oggi questa Assemblea ha congedato il testo con il suo voto, è ora compito dei Pastori assumere tutto, individuare priorità, coinvolgere forze vecchie e nuove per dare corpo alle parole. Collegialità e sinodalità», sono state le parole del cardinal Matteo Zuppi, presidente Cei.
Lo scopo è dunque quello di non escludere nessuno dal cammino di fede, ma integrare con percorsi protesi ad ascolto e discernimento.
Sinodo, la posizione della Chiesa su pace e disarmo: «No a banche armate»
Dal Sinodo è emersa anche con maggiore chiarezza la posizione della Chiesa su pace e disarmo.

Nello specifico, nel documento si esorta a ripensare assistenza spirituale a militari, e chiede di non investire nelle «banche armate», istituto che finanziano produzione e vendita di armi. Si invitano le diocesi, infatti, a supportare «iniziative per il disinvestimento dagli istituti di credito coinvolti nella produzione, nel commercio di armi e per il bando al possesso e all’utilizzo di arsenali nucleari e per l’obiezione di coscienza».
Tra le proposte c’è un tavolo nazionale per discutere proprio di questo tema, ossia pace e disarmo. Altra proposta è quella di valorizzare maggiormente il ruolo delle donne all’interno della Chiesa, dando loro più responsabilità.
Inoltre, si propone di dare più forza al ruolo dei laici, sia uomini sia donne, nel guidare le comunità e fondare equipe ministeriali che possano essere di aiuto ai parroci. Nel Sinodo si propongono anche cambiamenti interni alla Chiesa, come riformare e migliorare i seminari, lottare con maggiore forza contro gli abusi sessuali, vendere o valorizzare beni che le diocesi non usano, ripensare i percorsi di catechesi di bambini e giovani.