La croce di Gesù: le reliquie sparse per il mondo - www.medjugorje.it
È uno dei momenti più intensi dell’anno liturgico che ci porta a riflettere su di un qualcosa che è il segno ed il simbolo della nostra redenzione: la Croce di Gesù.
Oggi, 14 settembre, la Chiesa celebra la solennità dell’Esaltazione della Croce: un momento unico nel suo genere. Quando il mondo guardava alla croce come strumento di supplizio, Gesù invece ne ha fatto segno e dono di redenzione.
Il suo ritrovamento è stato segno potente di grazia. Diversi sono i frammenti della Croce che, come reliquie, si trovano in varie chiese del mondo, anche in Italia. Vediamo insieme dove.
La croce: il segno della vittoria di Gesù sul peccato e sulla morte. Guardando a lei, ci sentiamo al sicuro, è come se guardassimo Cristo negli occhi e sotto una luce nuova e diversa. La croce può far paura ma per i cristiani non è così: Gesù, morendo sulla croce, ha distrutto la morte stessa e il peccato.
Per questo motivo, oggi si celebra l’Esaltazione della Croce, una solennità forse poco conosciuta. Dal legno della croce, Gesù, perdonando coloro che lo hanno crocifisso, ha perdonato l’intera umanità liberandola dalla morte e dal peccato. La croce, con Gesù passa da essere un segno di dolore e di supplizio, a simbolo di luce e di gloria.
La domanda che tutti ci siamo sempre posti è: come è stata ritrovata la Croce di Gesù? E dov’era prima del suo ritrovamento? Una risposta ì stata data attraverso lo studio di scritti e di testimonianze che hanno portato ad osservare come la croce fosse stata addirittura nascosta dagli ebrei, in una buca, sul Golgota, per paura. I seguaci di Cristo erano, infatti, visti come coloro che potevano sobillare rivolte contro gli stessi ebrei. Ma non era così.
Fu soltanto nel 372 d.C. che Sant’Elena in pellegrinaggio in Terra Santa, salì proprio sul Golgota e vi trovò la vera Croce di Cristo. Non fu un ritrovamento semplice: nel punto esatto dove fu trovata, il cadavere di un uomo, che lì venne sepolto, ritornò miracolosamente in vita.
La croce fu recuperata e riportata a Roma, ma non è rimasta integra nel corso dei secoli perché sono diversi i suoi frammenti sparsi in varie chiese del mondo. A Napoli, ad esempio, nel quartiere Ponticelli, nella piccola chiesa parrocchiale intitolata proprio alla “Santa Croce” c’è una piccola reliquia della croce di Cristo che viene esposta alla pubblica venerazione solo una volta l’anno, proprio il 14 settembre.
“Avere la reliquia della Croce di Cristo nella nostra comunità è fonte di gioia e di perenne letizia” – sono state le dichiarazioni, quasi unanimi, dei vari parroci che, nel corso degli anni si sono avvicendati in questa parrocchia. In particolare, in questa comunità, la festa dell’Esaltazione della Croce viene vista come un invito a contemplare l’immenso amore di Dio per gli uomini.
Gesù, morendo sulla croce, non solo ha cancellato tutti i nostri peccati, ma ci ha fatto comprendere a pieno cos’è il perdono. Ma anche in un altro posto importante c’è un frammento della croce di Gesù.
A Medjugorje, all’interno della grande croce bianca, sul monte Krizecav (monte che, insieme al Podbrdo ed alla chiesa parrocchiale dedicata a san Giacomo, è uno dei tre punti fondamentali di devozione per ogni cattolico che si rechi in pellegrinaggio a Medjugorje), fatta costruire nel 1933, ad opera di alcuni parrocchiani di Medjugorje, è stato incastonato un frammento della vera Croce di Gesù.
Dentro la croce, all’interno dei due assi, è stato incastonato un pezzo della vera croce di Gesù, che è arrivato da Roma per questa occasione. Dal 1937, ogni anno viene celebrata una messa sul monte Križevac proprio per la festa dell’Esaltazione della Santa Croce, che è la domenica dopo la nascita di Maria.