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La particolare benedizione data dal Papa e dai vescovi

C’è un particolare tipo di benedizione che viene data esclusivamente dal Papa e dai vescovi. Ecco qual è la formula.

Molti forse non lo sanno e spesso non ci si fa caso a questo tipo di dettagli, ma esiste una formula di benedizione che viene detta quando ad impartirla è il Papa o i vescovi. Quando al termine di una celebrazione liturgica il pontefice o un vescovo che ha celebrato impartisce la benedizione, solitamente lo fa con una dicitura specifica e si differenzia da quella detta dai sacerdoti.

Si tratta della cosiddetta “benedizione apostolica“, che viene impartita dal pontefice, che è vescovo di Roma, o dagli altri vescovi. C’è da specificare che questo tipo di benedizione può essere impartita dal papa o da un vescovo residenziale di una diocesi o dal titolare di una chiesa particolare assimilata alla diocesi e può avvenire nell’ambito della liturgia, come ad esempio al termine della Santa Messa, o può essere inviata in forma scritta su richiesta per particolari eventi come la celebrazione di matrimoni, battesimi, cresime.

Benedizione apostolica: caratteristiche e differenze con le altre benedizioni

Sarà capitato a tutti di sentire il Papa o un vescovo che nel dare la benedizione pronuncia una formula leggermente diversa da quella del semplice sacerdote. Se, infatti, generalmente, la più diffusa formula di benedizione sacerdotale è : Il Signore sia con voi. E con il vostro spirito. Vi benedica Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo” quella apostolica suona diversamente. 

Pontefice e vescovi dicono infatti: “Il Signore sia con voi” a cui si risponde “E con il tuo spirito“. Prosegue poi dicendo: “Sia benedetto il nome del Signore” e si risponde “ora e per sempre“.Incalza dicendo: “Il nostro aiuto è nel nome del Signore” e si risponde “che ha fatto il cielo e la terra“. Conclude poi con la formula classica: “Vi benedica Dio onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo“.

Perchè il papa e i vescovi danno una benedizione speciale? – medjugorje.it

Benedetto sia il nome del Signore” è tratto dal Salmo 113,2. Allo stesso modo, “Il nostro aiuto è nel nome del Signore” è tratto dal Salmo 124,8. Questa benedizione speciale commemora la consacrazione del vescovo e il suo conferimento della pienezza del sacramento dell’Ordine. È per questo motivo che con questo formulario viene impartita solo dal papa e dai vescovi. 

Breve storia della benedizione

Inizialmente la benedizione apostolica era riservata esclusivamente al papa. Poi fu concessa ai crociati o ai pellegrini che morivano durante il viaggio per ottenere l’indulgenza dell’Anno Santo giubilare. I pontefici Clemente IV e Gregorio XI  la estesero alle vittime della peste. Dal momento che queste concessioni col tempo divennero sempre più frequenti, ma erano limitate nel tempo o riservate ai vescovi e solo poche persone potevano godere di questa grazia, fu introdotto un cambiamento.
Papa Benedetto XIV, con la costituzione Pia Mater nel 1747, concesse la facoltà di impartire la benedizione apostolica a tutti i vescovi,  e diede la possibilità di delegare la stessa facoltà a loro volta anche ai sacerdoti.
Fin dalle origini la Chiesa fece uso delle benedizioni. Dal Libro di Rut nacque la formula di benedizione “Il Signore sia con voi“. Ed anche “Il Signore vi benedica!“.
Nelle lettere di San Paolo è scritto: “La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi” (2 Corinzi 13,14). E poi, nella sua Seconda Lettera a Timoteo, sempre san Paolo scrive così:  “Il Signore sia con il tuo spirito. La grazia sia con voi” (2 Timoteo 4,22).
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Romana Cordova