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La tradizione del presepe vivente: da San Francesco ad oggi

Il Natale porta con se non solo la gioia della nascita del Signore Gesù, ma anche la voglia e la volontà di rappresentare quel momento e di riproporlo ai giorni nostri.

Quando pensiamo ai “presepi viventi“, non dobbiamo concepirli solo come una mera rappresentazione teatrale e messa in scena ma anche come la necessità di riproporre e ricordare qualcosa che è avvenuto ben 2000 e più anni fa.

Dobbiamo questa bella tradizione, come anche la visione del presepe in se per sè, anche e ancora una volta a San Francesco d’Assisi. Ma, di preciso, come nasce tutto questo?

Conosci la storia dei presepi viventi?

Parlare di “presepi viventi” non è solo un qualcosa che dobbiamo immaginare creato per ricordare la nascita di Gesù: dietro c’è tutta una storia e una vicenda che riallaccia le sue radici nel pieno del 1200 quando San Francesco d’Assisi, a Greccio, mise in campo la necessità, anche per aiutare la popolazione a comprendere meglio la parola di Dio ed il Mistero dell’Incarnazione del Verbo, di rappresentare dal vivo tutto.

Da lì, la nascita di quello che noi oggi vediamo e conosciamo come il presepe ma, anche, nella sua versione di presepe vivente. La tradizione del presepe vivente ricrea la nascita di Gesù con figuranti umani e animali, nata in Italia nel 1223, per rendere come dicevamo più tangibile il mistero della Natività. Questa usanza, diffusa in tutto il mondo, trasforma borghi e luoghi in Betlemme, rievocando scene evangeliche e antichi mestieri, diventando un evento di fede, cultura e tradizione popolare, spesso con scenografie complesse e percorsi che narrano l’intera storia.

San Francesco in questo modo educa il popolo – www.medjugorje.it

San Francesco ha ispirato tutto e tutti: desideroso di far comprendere il vero significato del Natale, il santo fraticello allestì la prima rappresentazione vivente con persone e animali veri, dando inizio a una tradizione. Il tutto con uno scopo, ovvero quello di comunicare la fede e rendere la storia più concreta per il popolo, un obiettivo che si mantiene ancora oggi. Un esempio che, piano piano e con il passare dei secoli, dall’Italia, si è diffuso in tutto il mondo, diventando un’icona del Natale.

Oltre alla Natività, molti presepi viventi includono la rievocazione di antichi mestieri e scene di vita quotidiana, trasformando interi paesi in un’unica, grande rappresentazione. Esistono presepi che rimangono fedeli alla scena semplice, altri che diventano spettacoli elaborati con percorsi scenografici. Si tratta di un momento di forte coinvolgimento comunitario, tramandato di generazione in generazione, che unisce fede, arte e riscoperta delle radici locali.

Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo visto (e perchè no) anche partecipato ad un presepe vivente. Ora ne conosciamo anche il suo significato e da dove questi è nato.

Published by
Rosalia Gigliano