La Vergine Maria, madre di Gesù, è una figura centrale nei Vangeli come ribadito nel Catechismo della Chiesa Cattolica.
La figura che ne emerge, è quella di una donna che rispondendo con obbedienza alla volontà divina è diventata, per concessione divina, guida e sostegno per tutti cristiani.
Maria nel Vangelo di Luca
Nel Vangelo di Luca, Maria è descritta come una giovane donna di Nazareth, che riceve l’annuncio dell’angelo Gabriele (Lc 1,26-38). In questo passo, l’angelo le rivela che concepirà un figlio per opera dello Spirito Santo, colui che sarà chiamato Figlio dell’Altissimo. La risposta di Maria è un “sì” pieno e fiducioso, esprimendo il suo totale abbandono alla volontà di Dio: “Ecco la serva del Signore, avvenga per me secondo la tua parola” (Lc 1,38). Questo atto di fede, che segna il suo consenso al piano salvifico di Dio, è esemplare per tutti i cristiani.
La Vergine Maria e la sua maternità divina
Il Vangelo di Matteo riporta la visione di Giuseppe, che, turbato dalla gravidanza di Maria, riceve l’assicurazione angelica che il bambino concepito in lei è dallo Spirito Santo e sarà il salvatore del mondo (Mt 1,18-25). In Maria si realizza la profezia di Isaia: “Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio, che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi” (Mt 1,23). La maternità di Maria è, quindi, di natura divina.
Maria è presente nella vita di Gesù non solo come madre, ma anche come sua discepola. Nei Vangeli, la vediamo accanto al Figlio in vari momenti cruciali. A Cana (Gv 2,1-11), Maria interviene per chiedere a Gesù di risolvere la mancanza di vino durante le nozze, e, attraverso questa azione, Maria manifesta una fede che spinge alla speranza.
Quando Gesù, nel momento della croce, si rivolge a Maria dicendo “Donna, ecco tuo figlio” (Gv 19,26), essa diventa la madre dei discepoli, accogliendo in particolare Giovanni come figlio, ma anche l’intera Chiesa, che attraverso il suo “fiat” accoglie Gesù nel mondo.

Maria nel Catechismo della Chiesa Cattolica
Il Catechismo della Chiesa Cattolica definisce Maria “Madre di Dio” (Theotokos) e sottolinea che la sua maternità è fondamentale per comprendere l’Incarnazione del Verbo divino (CIC 495). La Madonna è descritta come la “nuova Eva”, colei che, con il suo “sì”, contrasta il “no” di Eva, dando così inizio al piano di salvezza che si realizza in Cristo. Il Catechismo afferma anche che Maria è “sempre Vergine”, mantenendo intatta la sua verginità sia prima che dopo la nascita di Gesù (CIC 499-500).
Maria modello di fede e speranza
Maria diventa l’esempio per ogni cristiano di come vivere la fede in obbedienza e nella speranza. Il Catechismo ne sottolinea la sua “presenza silenziosa” nella vita della Chiesa, dove essa non solo intercede per noi, ma ci invita ad imitare la sua fede e docilità alla volontà di Dio (CIC 967). Una “mediatrice” che ci guida verso suo Figlio, senza sostituirsi a lui, ma indicandoci la via della salvezza. La Madre di Dio è Madre della Chiesa, modello di fede, speranza e carità che con la sua vita di totale abbandono alla volontà del Padre, è fonte di ispirazione e di preghiera per tutti i cristiani.