La virtù della Speranza, scopriamola meglio durante questo Giubileo

In un'epoca di ansia, la Speranza Cristiana guida verso l'unione con Dio, invitando i cattolici a riflettere su questa virtù essenziale In un'epoca di ansia, la Speranza Cristiana guida verso l'unione con Dio, invitando i cattolici a riflettere su questa virtù essenziale
La speranza, virtù teologale
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Cosa è la Speranza Cristiana? Il Giubileo offre l’opportunità di crescere nella virtù teologica della speranza.

In un’epoca di ansia, la Speranza Cristiana guida verso l’unione con Dio, invitando i cattolici a riflettere su questa virtù essenziale. L’Anno Giubilare rappresenta un’opportunità unica per crescere nella virtù teologica della speranza cristiana. In un’epoca di ansia e scoraggiamento diffuso, con le nuove generazioni che cercano la felicità al di fuori di Dio, le Scritture ci esortano a “essere sempre pronti a dare una spiegazione a chiunque ci chieda ragione della nostra speranza” (1 Pietro 3:15). La speranza cristiana non è semplicemente ottimismo o un desiderio superficiale, ma una virtù essenziale che ci guida verso il nostro significato ultimo e la nostra fine: l’unione con Dio. Mentre la Chiesa celebra l’Anno Giubilare con il tema “Pellegrini di Speranza,” i cattolici di tutto il mondo sono invitati a pregare e riflettere su questa virtù fondamentale.

Catechismo e speranza

Il Catechismo della Chiesa Cattolica definisce la speranza come “la virtù teologica per cui desideriamo il regno dei cieli e la vita eterna come nostra felicità, ponendo la nostra fiducia nelle promesse di Cristo e contando non sulla nostra forza, ma sull’aiuto della grazia dello Spirito Santo.” Questo paragrafo chiarisce che “la virtù della speranza risponde all’aspirazione alla felicità che Dio ha posto nel cuore di ogni uomo.”

La speranza purifica i nostri desideri, ordinandoli al Regno dei cieli, e ci protegge dallo scoraggiamento. Essa ci sostiene nei momenti di prova e apre i nostri cuori all’aspettativa della beatitudine eterna. Il Padre Domenicano Ezra Sullivan, nel suo libro Heroic Habits: Discovering the Soul’s Potential for Greatness, richiama la definizione di speranza di San Tommaso d’Aquino, spiegando che “la speranza è la virtù mediante la quale ci fidiamo di Dio per ricevere tutto ciò di cui abbiamo bisogno per arrivare in cielo.”

Nell’enciclica del 2007 di Papa Benedetto XVI, Spe Salvi (Salvati nella Speranza), viene affermato che “un segno distintivo dei cristiani è il fatto che hanno un futuro.” I cristiani non conoscono i dettagli di ciò che li attende, ma sanno che la loro vita non finirà nel vuoto.

Nella società moderna, la speranza è spesso confusa con un semplice pensiero positivo. Tuttavia, come ha sottolineato il Padre Sullivan, la speranza cristiana è fondamentalmente diversa da una mentalità ottimista puramente secolare. “La speranza non si concentra su risultati materiali come il nostro lavoro, il denaro che abbiamo o la nostra salute,” ha spiegato.

Il Padre Mike Schmitz, nel podcast The Catechism in a Year, ha aggiunto che “la cosa grandiosa della speranza per i cristiani è che non deve essere radicata nel fatto che le cose vadano bene per noi.” Al contrario, la speranza cristiana si concentra sull’arrivo in cielo, radicandosi nella fiducia che Dio ci darà tutto ciò di cui abbiamo bisogno per arrivarci.

Benedetto XVI ha avvertito che riporre le proprie speranze nei progressi scientifici o nelle ideologie politiche può distogliere dalla vera speranza, spiegando che “la speranza biblica nel Regno di Dio è stata sostituita dalla speranza nel regno dell’uomo.” Tuttavia, le soluzioni mondane non possono soddisfare appieno il cuore umano. “L’uomo ha bisogno di una speranza che vada oltre; solo qualcosa di infinito sarà sufficiente,” ha affermato Benedetto.

“La speranza non si concentra su risultati materiali come il nostro lavoro, il denaro che abbiamo o la nostra salute,” ha spiegato.
I tre simboli delle virtù teologali della fede, speranza e carità

Come rigenerare la speranza

La disperazione è direttamente opposta alla speranza. È la convinzione che le promesse di Dio non si applicano a noi, che siamo al di là della sua misericordia. La Suora Domenicana Catherine Droste, professoressa di teologia, suggerisce che se qualcuno sta vivendo un momento di disperazione, può essere utile chiedersi: “Credo in Dio? Perché credo?” Riaffermare la propria fede è il primo passo per ritrovare la speranza.

La speranza è profondamente connessa alle altre due virtù teologiche, la fede e la carità. Come le altre virtù teologiche, la speranza è infusa al battesimo, aumenta nei sacramenti e viene rinvigorita con la confessione. Inoltre, è legata a virtù come la pazienza, la fortezza e la magnanimità, e a un dono dello Spirito Santo, il “timore di Dio,” che è il primo stadio della saggezza.

La preghiera è fondamentale per nutrire la speranza. Il Catechismo ricorda che “la speranza si esprime e si nutre nella preghiera, specialmente nel Padre Nostro” (1820). Benedetto XVI ha descritto la preghiera come la “scuola della speranza”, spiegando che “l’uomo è stato creato per la grandezza — per Dio stesso.”

In momenti di sofferenza, la speranza ci protegge dallo scoraggiamento. “La speranza, mentre ci indica la vita eterna, ci mostra che anche quando ci sono sofferenze o difficoltà in questo mondo, queste acquisiscono un significato eterno,” ha affermato il Padre Sullivan.

Il legame tra speranza e sofferenza è cruciale; la speranza ci consente di affrontare le difficoltà con la consapevolezza che Dio non ci abbandona mai. Attraverso la preghiera, possiamo offrire a Dio le nostre sofferenze e chiedere la grazia di vedere come Egli lavora attraverso di esse.

Uno dei migliori modi per crescere nella speranza è compiere atti di fiducia in Dio. Il Padre Sullivan raccomanda di pregare il Rosario della Divina Misericordia
La preghiera alimenta la speranza

Come crescere nella speranza

Uno dei migliori modi per crescere nella speranza è compiere atti di fiducia in Dio. Il Padre Sullivan raccomanda di pregare il Rosario della Divina Misericordia, ripetendo in particolare la frase “Gesù, confido in te.” Sin dalla nostra nascita, la speranza è una componente essenziale della nostra vita spirituale, e nutrirla ci permette di affrontare le sfide quotidiane con serenità.

La speranza è non solo una virtù personale, ma anche un dono da condividere con gli altri, specialmente in un mondo che ha un disperato bisogno di essa. L’Anno Giubilare rappresenta un’opportunità per diventare “missionari di speranza” e diffondere la luce della fede attraverso gesti semplici ma significativi.

In questo periodo di riflessione e rinnovamento, possiamo avvicinarci a Dio con fiducia e gratitudine, riconoscendo che la speranza non è solo una virtù da coltivare, ma un cammino da percorrere insieme, come membri di un’unica comunità di fede.

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