L’alveare di Santa Rita da Cascia: dove l’amore e la carità accolgono tutti

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Santa Rita: l'importanza del suo alveare - www.medjugorje.it
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Nel giorno della festa liturgica di una delle Sante più conosciute e venerate al mondo, quale è Santa Rita da Cascia, tante possono essere anche le curiosità che si affiancano a lei.

Non solo ciò che ha a che fare con il suo essere la “Santa delle cause impossibili”, quanto anche alcune curiosità e aneddoti che, in molti, certamente non conosceranno ma che in realtà rappresentano ciò che la stessa Rita ha lasciato a noi posteri.

Hai mai sentito parlare di quello che è l’alveare di Santa Rita? Scopriamo insieme di cosa si tratta e perché è così importante.

Santa Rita: un’opera di carità fondamentale

Il 22 maggio è la festa liturgica di Santa Rita da Cascia: una donna forte, coraggiosa e determinata che è riuscita in imprese impossibili e che, dopo la morte del marito e dei suoi figli, è tornata a quella che era una voce che, tempo addietro, aveva sentito sempre nel suo cuore: quella di Dio e della vocazione religiosa.

Il convento delle agostiniane di Cascia la accolse, dopo una vita, come dicevamo, segnata da sofferenze e lutti. Ma Rita affrontò tutto sempre con la forza della fede, riuscendo anche a perdonare gli assassini di suo marito. Quel convento che la accolse non lo fece immediatamente, ma serbò verso lei alcune rimostranze.

Ma anche in questo caso, con la fede e con la preghiera, Rita riuscì ad entrare in convento, un qualcosa che sembrava essere impossibile all’epoca. Come dicevamo, sono tante le curiosità che ruotano attorno alla figura di questa Santa dalle straordinarie doti: quando si parla di api e di alveare, il suo nome balza subito alla memoria.

Il suo “alveare”: di cosa si tratta?

Ed è stata proprio la priora del monastero di casa, Suor Maria Rosa Bernardinis, a raccontare il perché questo “alveare” è così importante: da oltre 80 anni, infatti, il monastero di Cascia fornisce e dà un tetto a chi non ce l’ha: “L’Alveare di Santa Rita è il progetto di accoglienza del Monastero Santa Rita da Cascia che, da oltre 80 anni, si prende cura di bambine e ragazze provenienti da famiglie in difficoltà economica e sociale. È la nostra più importante opera di carità” – ha spiegato la religiosa in un’intervista ad Acistampa.

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Un’opera di carità e misericordia – www.medjugorje.it

Anche se Rita viene vista come uno straordinario modello di santità, suor Maria Rosa ci spiega come, in realtà, è molto più semplice di quello che si possa pensare seguire le orme della Santa: “[…] Tutti possiamo seguire i suoi passi, tutti possiamo ogni giorno camminare sulla strada della santità per arrivare anche a quello che ci sembra impossibile. (…) perché Rita ci ricorda che a Dio nulla è impossibile”.

L’alveare è, infatti, una struttura attaccata al monastero vero e proprio: qui, grazie ad un gruppo di educatrici professionali, si accolgono minori che affettuosamente vengono chiamati “apette” o anche “millefiori”. Le apette sono le giovani che vivono nell’alveare e qui vi trovano un posto accogliente, di maturazione per quando, un giorno, torneranno di nuovo a vivere il mondo.

I millefiori, invece, sono i bambini e le bambine anche del territorio vicino Cascia che qui arrivano per le loro attività del dopo scuola o per trascorrere il loro tempo libero. Tutti sono accolti sempre, allo stesso modo, come Santa Rita ha insegnato.