È una delle Sante più venerate, anche se di lei si sa poco, se non della città della quale riposa. Qui, sono davvero in tantissimi a onorarla e ad andare sulla sua tomba a pregare.
C’è una piccola particolarità che davvero in pochi sanno: a pregarla maggiormente sono le donne, sia coloro che sono già mamme, sia coloro che vorrebbero diventarlo. Ma per quale motivo? Scopriamolo insieme.
Stiamo parlando di Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe di cui, oggi, ricorre la sua festa liturgica.
Santa Maria Francesca: la santa invocata dalle donne
Le donne, lo sappiamo, sono sempre coloro ad essere più vicine alla fede: sono coloro che pregano di più, che hanno una maggiore devozione. Ma anche gli uomini, anche se un po’ in sordina, si affiancano a loro, pregando e inginocchiandosi, anche, davanti a Gesù sacramentato. Ma c’è una santa, però, alla quale sono proprio le donne che si rivolgono.
Oggi, 6 ottobre, è la solennità liturgica di Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe, una santa particolarmente venerata nella città di Napoli. La sua è una storia molto particolare e che l’ha vista vivere, sin da bambina, la zona dei Quartieri Spagnoli della città. Qui Maria Francesca è nata e, proprio qui, oggi, riposa. E sempre qui, in tantissimi vengono a pregare.
Fin da bambina manifestò una grande fede, tanto che nei Quartieri era soprannominata la “santarella“, sia per la sua grande devozione alla Chiesa e ai sacramenti, sia per la sua docilità nell’accettare i maltrattamenti del padre e delle sorelle, offrendo a Dio tutte le sue sofferenze per la salvezza delle anime.
Il desiderio di entrare in convento si manifestò, ufficialmente, in lei, all’età di 16 anni ma, dall’altro lato, si scontrò con l’impedimento impostole dal padre che voleva invece darla in sposa ad un ricco giovane del posto. Sarà solo grazie alle parole e all’intercessione di un frate francescano, che il padre dissuase dal suo pensiero e permise a Francesca di entrare in convento. Di lì a poco, la giovane divenne monaca del Terz’Ordine Francescano a Napoli.
A 38 anni andò, insieme a un’altra terziaria, suor Maria Felice, a fare la governante nella casa del suo direttore spirituale, un sacerdote che viveva al secondo piano di un antico palazzo in vico Tre Re a Toledo, dove rimase per 38 anni fino alla morte.
La “Sedia della fertilità”: perché si chiama così
Ma c’è un qualcosa di molto più particolare e specifico che si unisce a santa Maria Francesco: la cosiddetta “sedia della fertilità”.

Partiamo dal fatto che la carità è sempre stato il tratto distintivo di questa Santa, insieme all’amore e all’accoglienza: il suo apostolato per le strade e i vicoli di Napoli, in particolare fra gli ultimi e le prostitute, per dare la possibilità a tutti e tutte di ritornare sulla retta via. Oggi, proprio a Vico Tre Re Toledo numero 13, c’è un piccolo santuario, dove sono raccolte tutte le cose, gli abiti e gli oggetti, usati nel corso della sua vita dalla Santa.
Ma c’è in particolare una sedia: su di essa molte donne si siedono e, pregando, chiedono la grazia a Maria Francesca di poter avere un figlio. Si tratta di una piccola poltrona, semplice, dove la Santa soleva sedersi, e dove oggi, invece, molte coppie arrivano e si pongono a pregare per chiedere il dono di un bambino, quando questi non arriva.
Accanto a questa sedia, una suora dello stesso ordine di santa Maria Francesca è presente con un piccolo reliquiario davanti al quale inginocchiarsi e pregare. Davanti ad una difficoltà così grande per una mamma e un papà, quale quella di non riuscire ad avere figli, Santa Maria Francesca li prende per mano e, da quella sedia, fa in modo che la loro preghiera, per quanto possibile, possa essere accolta da Dio e dalla Vergine Maria, la madre di tutte le mamme.