Le parole toccanti di una suora carmelitana:«Cristo vale la vita». Come capire qual è la propria vocazione

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suor Paloma (credit@carmelodescalzoarg, IG)-medjugorje.it
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Da poco divenuta carmelitana, suor Paloma racconta il suo percorso vocazionale e incoraggia i giovani che cercano la propria vocazione. 

Ognuno di noi ha una vocazione, ma non sempre si tratta di un percorso chiaro e lineare, tutt’altro. Può trattarsi della chiamata di Dio a una vita sacerdotale o da consacrati, oppure una vocazione in altri campi. Dio dona a ognuno dei talenti, e nel corso della vita, sta a noi trovare il modo di esprimerli. Come? Guardandosi dentro e ascoltandosi nel profondo.

In questo contesto, Paloma Altonaga, 24 anni, oggi Suor Paloma de Jesús Maria, di La Plata, in Argentina, ha scelto di entrare in un monastero di clausura. Una scelta davvero radicale per questi tempi, in cui si ricevono input differenti da più parti.

E proprio dopo aver fatto questa scelta di vita, suor Paloma si dice felicissima di questa decisione, e a El Diario Sur ha raccontato la sua storia, lanciando un messaggio ai giovani, incoraggiandoli al discernimento e a trovare la sua strada.

«Mia madre aveva un problema di salute complicato, e anche il suo rapporto con mio padre era complicato. Così ha consacrato la sua bambina, me, alla Vergine Maria. L’aura di fede mi ha sempre accompagnata», ha svelato. «Durante la quarantena, durante quella pausa obbligatoria, mi sono resa conto che in quell’apostolato attivo ero ovunque, ma allo stesso tempo il mio cuore non era da nessuna parte. Ero felice, ma non mi sentivo realizzata. Così ho deciso di entrare al Carmelo, ma non ero convinta che sarebbe stato a La Plata». 

Guidata da un sacerdote, ha cominciato un discernimento che l’ha portata a incontrare le Carmelitane Scalze del Monastero di Nostra Signora della Pace, che si trova a Buenos Aires.

Ne è conseguito un periodo di aspirantato e quando è giunto il momento di lasciare il convento per qualche giorno, cosa che è obbligatoria durante questa fase, Paloma ha sofferto molto, arrivando a non trattenere le lacrime e il dispiacere per questa lontananza, seppur breve. E proprio questo è il momento che le ha fatto capire cosa voleva davvero. Non voleva uscire, e dopo quattro anni, è diventata suora e ha preso i voti temporanei.

Questi voti, come ha spiegato, rappresentano «un’alleanza che si stringe con il Signore, verso una consacrazione definitiva di tutta la propria persona al Suo servizio, al servizio della Chiesa e dell’umanità». 

Suor Paloma e il messaggio ai giovani: come capire la propria vocazione

Oggigiorno non è facile districarsi nei meandri della vocazione. Eppure, è bene mettersi in contatto con sé stessi, pregare, affinché il Signore illumini il proprio cammino.

suor Paloma
suor Paloma (credit@carmelodescalzoarg, IG)-medjugorje.it

Ma che cosa ha spinto Paloma a farsi suora? Ebbene, ha sentito che preghiera e apostolato le consentono di «essere presente su tutti i fronti del servizio, attuale e futuro, alla Chiesa e all’umanità».

Ognuno ha un cammino che lo porta a realizzarsi, e se si ha una vocazione, magari religiosa proprio come suor Paloma, è importante seguirla. Non bisogna avere paura.

Ai giovani, ha detto:«Cristo vale la pena’. No: Cristo vale la vita! Quando sentite quella libertà dentro di voi, quel ‘sì, questo è il momento, lo sento nel mio cuore’,  fatelo. Andateci.

Si tratta di fare il passo, di cercare buone amicizie e buone compagnie che vi aiutino nel vostro discernimento. Qualunque cosa vi dia pace, qualunque cosa vi dia gioia, qualunque cosa vi realizzi: quella è la vostra vocazione». 

Si tratta di un cammino che all’inizio può sembrare difficile, ma se si sente una chiamata, è importante seguirla, tutto il resto verrà da sé.